Dal 3 settembre si cambia marcia in tema di produzione italiana di batterie. L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi dal Ministero dello Sviluppo Economico:
Dal 3 settembre le imprese italiane che sono state selezionate a partecipare agli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) su batterie potranno richiedere le agevolazioni per progetti di investimento e attività di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nell’ambito delle catene di valore strategico individuate dalla Ue.
IPCEI e batterie, si parte il 3 settembre
Nella fattispecie è questa la ripartizione del fondo IPCEI prevista dal ministero:
- IPCEI Batterie 1
473,35 milioni di euro per sostenere progetti e attività finalizzate a introdurre tecnologie altamente innovative e sostenibili lungo l’intera catena del valore delle batterie agli ioni di litio, con l’obiettivo di migliorare le caratteristiche di durata, i tempi di caricamento, la sicurezza e la compatibilità ambientale dei nuovi prodotti in linea con i principi dell’economia circolare; - IPCEI Batterie 2
533,6 milioni di euro per sostenere progetti e attività finalizzate alla ricerca e sviluppo della produzione di materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie elettriche su larga scala per il settore industriale italiano ed europeo; - IPCEI Microelettronica
325,85 milioni di euro, che si aggiungono ai 410,2 milioni di euro già programmati, per realizzare e sviluppare tecnologie e componenti microelettroniche innovative nei settori dei chip efficienti sul piano energetico, dei semiconduttori di potenza, dei sensori intelligenti, dell’attrezzatura ottica avanzata e dei materiali compositi.
Sono particolarmente soddisfatto per il via libera a questi incentivi che rappresentano uno strumento per incentivare anche la produzione di batterie e microchip, settori strategici per lo sviluppo della nostra economia anche a livello europeo che sconta la mancanza di questi prodotti. Finalmente si lavora senza sosta al fianco delle imprese che raccolgono la sfida della transizione
Giancarlo Giorgetti, Ministro per lo Sviluppo Economico
Una buona notizia per le aziende interessate, ma una buona notizia anche per il sistema produttivo italiano che, con questo importante finanziamento, compie un decisivo passo avanti in un settore cruciale per lo sviluppo futuro in vari ambiti, a partire ovviamente da microelettronica e automotive.