Il Natale ormai alle porte che Apple si appresta ad affrontare non sarà propriamente positivo per quel che concerne le vendite dei suoi smartphone, come invece si sarebbe giustamente auspicata l’azienda. A quanto pare, infatti, la commercializzazione degli iPhone 13 ha subito un rallentamento durante l’ultimo trimestre dell’anno e si proseguirà su questa linea anche successivamente.
iPhone 13: Apple taglia la produzione a oltranza
Più precisamente, dopo il taglio alla produzione degli iPhone di ultima generazione prevista per l’ultima parte del 2021, che da 90 milioni di unità è passato a 80 milioni, ora l’azienda di Cupertino ha comunicato ai suoi fornitori che la produzione dei 10 milioni di pezzi che erano stati rimandati al 2022 non si farà, in quanto rischiano di restare invenduti.
La motivazione di tutto ciò è da ricercare in primo luogo nella carenza di componenti, più precisamente alla crisi globale dei chip che va avanti ormai da tempo e sta rallentando un po’ tutte le produzioni in generale. Il conseguente aumento dei tempi d’attesa e le difficoltà nel reperire il prodotto hanno portato una parte degli utenti interessati alla nuova generazione di iPhone a rimandare l’acquisto.
Altre cause sono da ricercare nell’aumento dell’inflazione, con la correlata perdita del potere d’acquisto, e nella sempre maggiore diffusione della variante Omicron del Covid-19, che potrebbe condizionare in negativo uno dei periodi più fruttuosi dell’anno per le vendite dei prodotti tech.
Nonostante tutto, gli analisti prevedono per Apple il raggiungimento di buoni risultati, frutto della somma delle vendite di tutti i suoi prodotti, sia hardware che software, proprio durante gli ultimi tre mesi dell’anno corrente. Si parla, infatti, di ricavi pari a 117,9 miliardi di dollari, vale a dire un aumento del 6% su base annua.