Con il lancio di iPhone 14 Pro e 14 Pro Max è stata introdotta una novità significativa che va a differenziare nettamente i modelli di “melafonino” in questione dagli altri che completano la gamma e soprattutto da quanto proposto in passato dal gruppo di Cupertino: la Dynamic Island.
iPhone 14 Pro: i dettagli su nascita e sviluppo della Dynamic Island
A fornire qualche dettaglio in più al riguardo, precisamente sulla nascita e sullo sviluppo di questo nuovo modo di intendere l’integrazione tra hardware e software di iOS, sono stati l’SVP della divisione software di Apple Craig Federighi e il VP della divisione interfacce umane Alan Dye, recentemente protagonisti di un’intervista presso la testata giapponese Axis.
Innanzitutto, Federighi ha etichettato la Dynamic Island come il primo vero cambiamento del modo in cui viene impiegato il “melafonino” a partire da iPhone X, con cui venne rimosso il tasto fisico dallo smartphone e tutta la navigazione di iOS venne affidata alle sole gesture. È stato proprio a partire da allora che il gruppo di Cupertino ha iniziato a lavorare all’espansione dell’interfaccia, andando a indagare nuovi modi per eseguire più applicazioni alla volta, gestire le notifiche e il comportamento in background delle app.
Federighi ha altresì osservato che nello Steve Jobs Theater dell’Apple Park c’è stato un notevole senso di sorpresa nel momento dell’annuncio della Dynamic Island, ricordandogli la reazione avuta dagli ingegneri quando la videro per la prima volta.
Alan Dye, invece, è del parare che la Dynamic Island rappresenta in tutto e per tutto quella che è la filosofia di Apple. Ha fatto inoltre presente che la scelta di proporre a un sistema del genere è legata al minor ingombro delle fotocamere frontali, un argomento su cui i vari team di sviluppo hanno avuto modo di confrontarsi in più occasioni negli ultimi anni.