Il chip A16 Bionic degli iPhone 14 Pro offre prestazioni grafiche simili al precedente A15 Bionic. In base al report di The Information, Apple ha dovuto eliminare alcune nuove funzionalità a causa di errori durante la progettazione. Arrivano intanto brutte notizie dalla Cina. L’aumento delle positività al COVID-19 ha ridotto notevolmente il numero di lavoratori e quindi la capacità produttiva delle fabbriche.
iPhone 14 Pro: design sbagliato e COVID-19
Secondo le fonti di The Information, Apple aveva avviato lo sviluppo di una nuova GPU da integrare nel SoC A16 Bionic degli iPhone 14 Pro. Errori di progettazione hanno invece costretto l’azienda di Cupertino ad utilizzare una GPU con architettura simile a quella del precedente A15 Bionic (usato per gli iPhone 14 più economici e negli iPhone 13).
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L’obiettivo principale degli ingegneri di Apple era aggiungere il supporto per il ray tracing hardware. Durante i test è stato tuttavia notato un eccessivo consumo e quindi una diminuzione dell’autonomia, oltre al surriscaldamento dello smartphone. Dato che il problema è stato scoperto solo nelle fasi finali dello sviluppo, l’azienda ha deciso di eliminare le nuove funzionalità.
Nonostante i modelli Pro siano i più richiesti, Apple aveva comunicato un rallentamento delle spedizioni, a causa delle restrizioni imposte dal governo cinese. La situazione è peggiorata con lo scoppio della rivolta nella fabbrica di Foxconn. Anche se la produzione è stata spostata parzialmente in India e Vietnam, molti utenti non hanno potuto ricevere gli smartphone come regalo di Natale.
In seguito alle proteste dei cittadini, la Cina ha recentemente rimosso le regole “zero-COVID”. Come conseguenza, oltre 250 milioni di persone sono risultate positive al virus. La crescente diffusione del virus ha colpito anche la catena produttiva degli iPhone 14. A causa delle assenze dei lavoratori risulta rallentata la produzione dei componenti e l’assemblaggio degli smartphone, oltre a distribuzione, logistica e trasporto (anche alcuni store hanno ridotto l’orario di apertura).
In base alle prime stime si prevedono tra 5 e 15 milioni di iPhone in meno e un calo dei profitti superiore all’8%. La produzione in India è aumentata, ma non permette ancora di recuperare gli smartphone “perduti”.