Come già annunciato a fine agosto 2023, alle 19 di oggi 12 settembre 2023 si terrà la presentazione Apple di iPhone 15 e della nuova linea di Apple Watch. Il dispositivo protagonista assoluto del keynote sarà lo smartphone della Mela, che si appresta a giungere nella sua quindicesima iterazione senza tante novità – o almeno, questo è ciò che traspare dalle indiscrezioni diffuse online fino a queste ultime ore.
Considerato che non manca molto alla ufficializzazione dell’intera linea, che potrebbe addirittura cambiare nome, lanciamoci in un riassunto di tutte le informazioni in mano ai tipster del settore. Insomma, facciamo il punto della situazione per capire cosa aspettarci da iPhone 15.
Quattro iPhone nuovi di zecca nel cuore pulsante
Come ogni anno da Cupertino arriveranno quattro smartphone in una lineup aggiornata e aggiustata per rispettare gli standard del mercato o elevarli ulteriormente. I Melafonini di riferimento per il periodo 2023-2024 saranno quindi iPhone 15, 15 Plus, 15 Pro e 15 Pro Max. Come noterete, il grande assente sembra essere il modello denominato “Ultra”, tanto anticipato negli ultimi mesi come sostituto del Pro Max ma che, in realtà, potrebbe ancora mantenere la stessa etichetta per evitare confusione nei consumatori.
La prassi impostata da Tim Cook e soci resta la medesima: cambiano componenti interni essenziali sotto la scocca in tutta la linea, mentre soltanto i top di gamma dal cartellino più elevato riceveranno le novità più stupefacenti. Ne consegue, pertanto, che l’unico aggiornamento comune riguarda il chipset: negli esemplari più costosi si passa al SoC A17 Bionic, il primo chip per smartphone prodotto con nodo a 3 nanometri che non eleverà radicalmente la potenza, bensì l’efficienza energetica. L’obiettivo principale è infatti la riduzione del consumo energetico, sia per questioni di sostenibilità, sia per praticità nell’utilizzo, dato l’incremento dell’autonomia. Le versioni base e Plus, invece, otterranno il chipset A16 Bionic.
Non dobbiamo aspettarci però un aumento parallelo della capienza per iPhone 15: si parte da 128 GB, un taglio ormai limitato su Android ai device di fascia medio-bassa, per poi passare ai tipici tagli da 256 GB e 512 GB. Infine, ci si ferma a 1 terabyte per gli utenti più esigenti. Altra novità comune a tutti i modelli della gamma riguarda il display, un OLED LTPS senza notch ma con Dynamic Island, le cui cornici verranno ridotte presumibilmente del 33% per aumentare il rapporto schermo-corpo. Dulcis in fundo, ricordiamo la sostituzione della porta Lightning con lo standard USB-C già noto agli utenti Android, imposto dall’Unione Europea.
Niente “Ultra”, ma attenzione
Il vero upgrade per i modelli top di gamma riguarda il comparto fotocamera. Secondo i tipster del settore, iPhone 15 Pro manterrà la lente principale Sony IMX803 da 48 MP, ma otterrà una modifica del sensore ultra-grandangolare da 13,4 MP f/2.2 a 12,7 MP f/2.8, al quale si aggiungerà nel caso del modello Pro Max una lente periscopica. Non si chiamerà quindi “Ultra”, ma non bisogna sottovalutare il pacchetto proposto da Apple. Allo stesso tempo, meglio prestare attenzione al prezzo internazionale: entrambi i modelli iPhone 15 top di gamma potrebbero difatti vedere un suo incremento per sostenere i costi dell’aggiornamento.
Inoltre, il design di iPhone 15 Pro e Pro Max potrebbe cambiare con l’introduzione di una cover posteriore più resistente e di un corpo centrale in titanio anziché in acciaio inossidabile. Questa modifica si traduce in un aumento della resistenza alle cadute e in una diminuzione del peso, migliorando ulteriormente la comodità durante l’utilizzo. Infine, le colorazioni inedite Titan Grey e Deep Blue arriveranno sicuramente su ambedue gli smartphone flagship, mentre non è certa la loro introduzione anche sui modelli base e Plus.
Un iPhone “base” deludente?
A proposito dell’iPhone “entry-level”, come già anticipato otterrà – assieme alla variante Plus poco più costosa – il chip A16 Bionic visto su iPhone 14 Pro e Pro Max, seguito da 6 GB di RAM e dalla Dynamic Island, introdotta sempre con i top di gamma numero quattordici. La porta Lightning si trasformerà in USB-C, ma non aspettatevi velocità elevate per la ricarica e il trasferimento di dati: solo i modelli Pro e Pro Max riceveranno il supporto ai 35W. Ci saranno invece lievi ritocchi al kit fotografico, con il passaggio da 12 a 48 MP per la lente principale; resterà poi la secondaria ultra-wide da 12 MP dall’apertura f/2.4. Interessante l’introduzione del chip Ultra-Wideband U2, un aggiornamento della soluzione U1 introdotta nel 2019 grazie alla quale l’intera linea iPhone 15 mostrerà dati più precisi nella geolocalizzazione.
Il pacchetto di novità per i modelli meno costosi è quindi piuttosto limitato e prevedibile. Per qualcuno, pertanto, l’acquisto di iPhone 15 con la permuta tramite Trade In di iPhone 14 potrebbe risultare tutt’altro che necessario o consigliabile, specialmente nel caso in cui in Italia i prezzi aumenteranno.
I possibili prezzi della gamma
Parliamo proprio del costo finale al consumatore per ciascun esemplare di iPhone 15, secondo i rumor diffusi online: gli addetti ai lavori stimano un prezzo base di 1.100 euro per iPhone 15 con 128 GB di archiviazione, per poi passare ad almeno 1.200 euro nel caso dei 256 GB e a 1.500 euro per i 512 GB. La versione Plus, presumibilmente, vedrà quindi un incremento di circa 100-150 euro per ogni rispettiva iterazione. Infine, si ipotizzano prezzo a partire da 1.400 euro per il modello Pro da 128 GB e 1.500 euro per il Pro Max con lo stesso taglio di memoria. Salendo ai modelli da 1 TB, invece, si toccheranno forse i 2.000 euro.
Tra l’inflazione e le novità introdotte nei flagship si temono ritocchi verso l’alto del 10% circa, raggiungendo quote che pochi “eletti” potranno sopportare. Per ora, consigliamo di prendere con le pinze tutti i dati offerti in questo riassunto, impostando una sveglia alle 19:00 ore italiane per seguire il keynote in streaming.