A novembre dello scorso anno, l’Indonesia ha bloccato le vendite di iPhone 16 di Apple, in quanto l’azienda non ha rispettato la legge che obbliga i produttori a utilizzare nei dispositivi almeno il 40% dei componenti realizzati nel paese. Recentemente, poi, è stato riferito che il colosso di Cupertino era ormai prossima a risolvere la situazione, ma in base alle ultime notizie le cose non stanno effettivamente in questo modo.
iPhone 16 non può ancora essere venduto in Indonesia
Apple, infatti, non può ancora vendere iPhone 16 in Indonesia, nonostante abbia raggiunto un accordo per costruire un impianto di produzione locale lì, in quanto non ha soddisfatto le regole nazionali.
Come anticipato, tutto è iniziato con il governo indonesiano che ha accusato Apple di non aver soddisfatto i suoi obiettivi di investimento e ha imposto un divieto alla vendita di iPhone 16 nel paese. Per risolvere questo problema, il gruppo capitanato da Tim Cook ha proposto un piano di investimento di 10 milioni di dollari, che è stato respinto.Successivamente, la “mela morsicata” ha fatto un’altra offerta di investimento di 100 milioni di dollari che è stata anch’essa rifiutata.
Il governo indonesiano ha ora rivisto e le richieste e insiste sul fatto che Apple aveva stretto un accordo per costruire una struttura per la produzione di Airtag sull’isola di Batam in Indonesia, vicino a Singapore, ma che ancora non conterebbe come una parte di iPhone di fabbricazione locale. “Non c’è alcuna base per il ministero per rilasciare una certificazione di contenuti locali come modo per Apple di avere il permesso di vendere iPhone 16 perché (la struttura) non ha relazioni dirette” ha detto il ministro Agus Gumiwang Kartasasmita, aggiungendo che il governo “conterebbe solo i componenti del telefono”.
Il ministro degli investimenti indonesiano ha altresì riferito che la fabbrica varrebbe 1 miliardo di dollari e che avrebbe iniziato le operazioni l’anno prossimo.