Prende il via oggi la fase di preordine dei nuovi iPhone 16. La linea di smartphone Made in Cupertino è stata annunciata nei giorni scorsi e farà il suo debutto ufficiale sugli scaffali tra una settimana esatta. Non in tutti i paesi la spesa necessaria per l’acquisto sarà la stessa. La redazione di Android Authority ha visitato gli Apple Store di tutto il mondo, stilando poi la classifica dei territori nei quali il melafonino di ultima generazione costa meno (o di più).
In Cina, iPhone 16 costa meno
La convenienza regna nel continente asiatico, con la Cina saldamente in prima posizione, seguita dal Giappone. Subito dietro gli Stati Uniti (ai 799 dollari dichiarati vanno aggiunte le tasse). Per trovare l’Italia è invece necessario scorrere fino alla posizione 31. Il modello preso come riferimento è quello base, nella sua versione più economica da 128 GB.
- Cina 842 dollari;
- Giappone 877 dollari;
- Stati Uniti 879 dollari (tasse incluse);
- Hong Kong 885 dollari;
- Thailandia 889 dollari;
- Malesia 921 dollari;
- Emirati Arabi Uniti 925 dollari;
- Taiwan 929 dollari dollari;
- Corea del Sud 930 dollari;
- Australia 932 dollari;
- Vietnam 932 dollari;
- India 952 dollari;
- Filippine 977 dollari;
- Nuova Zelanda 984 dollari;
- Singapore 996 dollari;
- Messico 997 dollari;
- Cile 1.000 dollari;
- Svizzera 1.003 dollari;
- Polonia 1.030 dollari;
- Lussemburgo 1.033 dollari;
- Regno Unito 1.045 dollari;
- Austria 1.046 dollari;
- Germania 1.046 dollari;
- Repubblica Ceca 1.055 dollari;
- Spagna 1.057 dollari;
- Canada 1.065 dollari;
- Francia 1.069 dollari;
- Belgio 1.069 dollari;
- Paesi Bassi 1.069 dollari;
- Irlanda 1.080 dollari;
- Italia 1.080 dollari;
- Portogallo 1.091 dollari;
- Norvegia 1.098 dollari;
- Finlandia 1.102 dollari;
- Danimarca 1.108 dollari;
- Svezia 1.108 dollari;
- Brasile 1.379 dollari;
- Turchia 1.909 dollari.
La classifica è stata compilata convertendo le valute locali in dollari, considerando il cambio al momento della pubblicazione.
Cosa è andato storto in Turchia?
Il perché di una spesa tanto elevata in Turchia, oltre 500 dollari in più rispetto al Brasile (in penultima posizione) e oltre il doppio in confronto alla Cina, è da ricercare in diversi fattori. Dal costo della manodopera locale alle imposte per le importazioni, ma non solo, ci sono anche le decisioni prese da Apple in relazione alle potenzialità di un prodotto in un determinato mercato, alle vendite stimate e così via. Tutto questo senza dimenticare l’inflazione.
Come già scritto, l’analisi prende come riferimento il modello base. Tuttavia, laddove la versione più economica di iPhone 16 costa meno, vale anche per le altre incarnazioni dello smartphone Apple ovvero 16 Plus, 16 Pro e 16 Pro Max, tutte al debutto oggi in preordine.