Ora è ufficiale: l’Unione Europea obbligherà tutti i produttori di dispositivi a integrare una porta USB-C. Non accadrà prima di un paio d’anni, a partire dall’autunno 2024, così da conceder loro il tempo necessario per adeguarsi alla direttiva. Per molti non sarà affatto un problema, poiché già impiegano questo metodo da tempo, basti pensare al mondo Android. Per altri, invece, si tratterà di grattacapo non di poco conto: il riferimento è ovviamente a Apple. E se a Cupertino qualcuno decidesse di risolvere il problema a monte, puntando esclusivamente sulla ricarica wireless?
iPhone 16 con ricarica wireless, niente Lightning né USB-C?
Il legislatore non ha al momento previsto alcun paletto o limitazione in tal senso e la mela morsicata già offre il supporto allo standard Qi, anche per stand e accessori commercializzati dalle terze parti, a patto che siano stati certificati. Non è dunque del tutto fuori luogo immaginare un ipotetico iPhone 16 (annunciato tra due anni) senza alcun tipo di slot per l’inserimento di un cavo, dovendo necessariamente abbandonare Lightning.
Si tratta di un’ipotesi campata in aria? Conoscendo la propensione a innovare di Apple, non è del tutto da escludere. Vale ad ogni modo la pena ricordare che alcuni dispositivi del catalogo (inclusi i nuovi iPad Air) già integrano USB-C e che, proprio nei giorni scorsi, la società ha annunciato nuovi caricabatterie basati su queste porte. È accaduto durante la prima giornata dell’evento Worldwide Developer Conference 2022.
Rimanendo in tema, il mese scorso sono emersi rumor secondo i quali già iPhone 15, al debutto nel 2023, potrebbe integrare lo standard promosso dall’Unione Europea. Intanto, c’è chi si è portato avanti e, armato di molta pazienza (nonché delle necessarie competenze tecniche ha già messo a punto un iPhone senza Lightning con un progetto fai-ta-te degno di nota. Non contento, ha fatto altrettanto con gli auricolari AirPods.