Apple ha annunciato oggi di aver raggiunto quota 1,7 milioni di iPhone 4 venduti nella giornata di sabato 26 giugno , ad appena tre giorni dal lancio.
“Questo è il lancio di prodotto di maggior successo nella storia di Apple” ha affermato Steve Jobs. Queste cifre da record farebbero splendere un sole luminoso su Cupertino, ma alcune situazioni rischiano di far addensare scure nubi all’orizzonte: i problemi con i nuovi dispositivi non finiscono .
Mentre il Daily Mail aveva parlato della possibilità che Cupertino ritirasse i nuovi iPhone, ma solo perché aveva fatto affidamento sul tweet di un finto Steve Jobs scambiato per l’originale, Nokia ne ha approfittato per far ironia sui problemi di iPhone 4 e sull’assunto di Cupertino secondo cui tutti i telefonini avrebbero il medesimo problema di calo di ricezione se impugnati in una determinata maniera.
“Ci sono molti modi per impugnare i nostri dispositivi – spiega in un post dai toni sarcastici l’azienda finlandese – tutti molto comodi e senza diminuzione di segnale”. D’altronde, continua, tirando una stoccata all’avversario, “la caratteristica principale di ogni device Nokia è la capacità di effettuare chiamate”.
Nel frattempo il vero CEO di Apple sembra aver risposto ad un altro utente che chiedeva delucidazioni sul problema di ricezione, rispondendo che “non esistono problemi di segnale. Resta sintonizzato”.
Nonostante queste assicurazioni, continuano a esserci nuovi problemi con iPhone 4: alcuni ricercatori del MIT stanno ora consigliando a coloro che intendono sincronizzare il Microsoft Exchange Calendar sul melafonino di attendere che vengano risolti alcuni problemi prima di aggiornare a iOS 4 : si rischia altrimenti di trovarsi con un calendario bianco e una sincronizzazione delle email a singhiozzo.
A questo punto, sembrerebbe sempre più plausibile l’uscita di un maxi aggiornamento altamente consigliato. La velocità, d’altronde, con cui si stanno sfornando sempre nuovi dispositivi sta mettendo alla dura prova il debugging e le verifiche anche dei concorrenti di Cupertino: come nel caso di T-mobile, per esempio, che ha dovuto ritirare un aggiornamento che avrebbe dovuto portare Android 2.1 su suoi dispositivi G2 Touch, visto che “alcuni clienti avevano problemi al momento dell’installazione”.
Claudio Tamburrino