Dopo mesi passati a fare melina, Apple ha ammesso il problema legato ai controlli touch segnalato da diversi suoi utenti a fine agosto e annunciato di avere una soluzione, anche se al modico prezzo di 149 dollari.
Si tratta del difetto ribattezzato Touch Disease, che fa manifestare malfunzionamenti nei controlli touch su iPhone 6 e 6 Plus, sotto forma di una barra grigia tremolante, di problemi ricettivi del touchscreen e, in alcuni casi, della perdita di qualsiasi funzionalità.
Tali problemi sono anche oggetto di una class action negli Stati Uniti avanzata da tre utenti che contestano in particolare a Cupertino di essere da tempo a conoscenza del problema. Un problema che secondo gli utenti sarebbe connaturato al design stesso dei due device e addirittura ad una obsolescenza programmata. A questo danno per gli utenti, si sostiene nella class action, si somma la beffa: Apple negherebbe riparazioni a costo zero che sostengono dovute e con cui il problema sarebbe risolvibile.
Solo ora Apple ha ammesso il problema generalizzato anche se non parla di “Touch Disease” ma di semplice “schermo tremolante o problemi con il touch”. Comunque si chiami, poi, Cupertino nega categoricamente che sia un difetto di fabbricazione : il problema, piuttosto, si manifesterebbe dopo che il dispositivo “è stato fatto cadere più volte su una superficie dura”. Pertanto la riparazione di tale problema è offerta al costo di 149 dollari . Apple offre – a chi eventualmente abbia pagato di più per risolvere il problema – un rimborso della differenza.
Secondo gli osservatori , per primi gli esperti di iFixit che hanno scoperto il problema ad agosto, esso sarebbe in ogni caso legato al fatto che il touchscreen sia attaccato debolmente al momento della produzione e che quindi – magari anche in funzione di qualche caduta in più – sia più facilmente soggetto a distaccamenti.
Claudio Tamburrino