A poche settimane dal debutto commerciale di iPhone 8 , il campo di distorsione della realtà di Apple sembra mettere in mostra qualche crepa piuttosto preoccupante: la domanda per il nuovo gadget mobile extra-lusso non è particolarmente alta , stando almeno a un carrier canadese che ha svelato la notizia agli investitori.
Secondo quanto comunicato dal CEO di Rogers Joe Natale, infatti, l’appetito (sic) della clientela per il nuovo iPhone sarebbe “anemico”. I fan di Apple non si sarebbero insomma precipitati in massa ad acquistare la nuova generazione del melafonino, anche se in futuro la situazione potrebbe migliorare sensibilmente con il debutto di iPhone X .
Per ora, dicono le indiscrezioni , Cupertino avrebbe chiesto ai suoi fornitori in Cina di ridurre le produzione di iPhone 8 e iPhone 8 Plus di quasi il 50 per cento per novembre e dicembre, a pochi giorni dall’avvio dei preordini del costosissimo iPhone X.
Come prevedibile, Wall Street ha reagito immediatamente alla brutta notizia con un declino del -2 per cento nella quotazione del titolo Apple; tutti gli occhi sono ora puntati sul già citato iPhone X, anche se Natale ha espresso dubbi sull’appetibilità economica del nuovo gadget.
Nelle parole del CEO di Rogers, infatti, iPhone X ha un costo che è il 75 per cento più alto di quello di un iPhone 7, il che equivale ad un costo base (in Canada) di 1.319 dollari. È un prodotto “molto costoso”, ha detto Natale, e la disponibilità in magazzino è una variabile ancora tutta da valutare.
Certo Apple potrebbe fare ancora una volta il botto piazzando milioni e milioni di iPhone extra-lusso, ma almeno per il momento la nuova generazione del gadget mobile più alla moda parte male: prima delle notizie sullo scarso appeal presso il pubblico, iPhone 8 aveva già fatto notizia per il nuovo, possibile “battery gate” e le sue batterie rigonfie .
Alfonso Maruccia