Il mese di gennaio non è stato particolarmente florido per Apple e più precisamente per i suoi iPhone. Infatti, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno i volumi di vendita sono diminuiti, andando incontro a un calo pari all’11%. Nonostante la situazione sia questa, c’è stato però un netto miglioramento in confronto a quanto verificatosi a dicembre del 2022, quando si era arrivati a una diminuzione del 18%.
iPhone: a gennaio vendite in calo dell’11%
Andando più nello specifico, stando a quanto emerso da una ricerca condotta dalla banca d’investimento UBS, sono diversi i fattori che hanno influenzato sulla produzione dell’intera catena di approvvigionamento di iPhone 14. In primo luogo il perseverare della pandemia da Covid-19 in Cina, con la conseguenza della messa in atto di rigorose restrizioni e chiusura delle fabbriche. Occorre poi sommare un calo generale delle vendite che ha riguardato e sta riguardando tutt’ora l’intero mercato degli smartphone.
La completa ripresa delle attività in Cina ha poi comportato un buon miglioramento della produzione degli iPhone e un incremento delle vendite che ha permesso di compensare parzialmente i cali registrati altrove.
In generale, la Cina ha avuto un calo anno su anno della vendita di iPhone del 22% a dicembre, ma un aumento del 6% a gennaio. Negli USA, invece, il calo è stato dell’8% a dicembre e del 4% a gennaio.
Apple, comunque, dovrebbe riuscire a far fronte alle perdite vendendo molti più iPhone del previsto nei mesi successivi, dato che l’emergenza da carenza di prodotti pare essere terminata, il che potrebbe tradursi in un secondo trimestre del 2023 particolarmente positivo.