Possono essere impiegati per la comunicazione video e la comunicazione vocale, dispongono di una cam frontale, permettono di scambiare email: come ormai ogni smartphone e tablet degno di tale nome, iPad e iPhone mettono a disposizione dell’utente queste funzioni standard. Funzioni che però Corydoras Technologies LLC, azienda del Texas che trae di che vivere dalla gestione di brevetti, riconduce a sette titoli che detiene, imbracciati contro Apple per rivendicare portenziali risarcimenti.
Corydoras Technology, azienda di cui in Rete compaiono solo poche tracce , salvo quelle di una analoga denuncia avviata contro Samsung nel 2015 e deposta il mese scorso, chiama in causa contro Apple 7 brevetti: il 7,778,664 , il 7,945,236 , il 7,945,287 , il 7,996,037 , il 8,024,009 , il 8,731,540 e il 9,197,741 , tutti relativi a dispositivi di comunicazione che permettano di effettuare chiamate vocali o videochiamate, che mostrino l’identità del chiamante e offrano una segnalazione personalizzata per le chiamate, che permettano di effettuare chiamate con comandi vocali, che consentano di bloccare la ricezione di chiamate, che integrino posizionamento GPS e la possibilità di inviare email. Si tratta di brevetti ottenuti da tale Iwao Fujisaki in tempi relativamente recenti, quando questo tipo di funzioni caratterizzavano già gran parte degli smartphone e dei tablet sul mercato , assegnati a Corydoras e gestiti dall’azienda.
L’azienda texana accusa Apple di aver implementato le tecnologie di cui detiene i diritti su innumerevoli dispositivi: iPhone 4, iPhone 4S, iPhone 5, iPhone 5S, iPhone 5C, iPhone 6 e 6 Plus, iPhone 6S e 6S Plus e iPhone SE ma anche iPad 2, iPad di terza e quarta generazione, iPad Pro, iPad Air, iPad Air 2, iPad mini, iPad mini 2, iPad mini 3 e iPad mini 4. Permettono di effettuare chiamate vocali e videochiamate FaceTime, dispongono di due fotocamere, una delle quali frontale, consentono di bloccare le chiamate dopo l’installazione di iOS7 e di identificare il chiamante con immagini e suonerie, offrono la possibilità di impartire ordini vocali per effettuare delle chiamate e di visualizzare la propria posizione sul display: per questo motivo Apple dovrebbe risarcire con gli interessi Corydoras di “tutti i danni causati dalle violazioni dei brevetti”, per una cifra ancora da definire.
Corydoras Technology, nella propria denuncia, dà per scontato che i propri titoli siano da ritenersi validi.
Gaia Bottà