Ci sono tracce di una versione iPhone ancora non rilasciata nei dati di un’applicazione: lo dice MacRumors che ne avrebbe avuto notizia dagli sviluppatori di Pandav, secondo quanto riferito da PinchMedia.
PinchMedia ha avuto accesso al dato relativo all’apparecchio utilizzato per il test, sempre contrassegnato a beneficio degli sviluppatori con un numero: nell’occasione, nei log di utilizzo del programma iBart (guida ai mezzi pubblici di San Francisco) sarebbe apparso “iPhone3,1”, mentre l’ultimo iPhone messo in commercio è identificato come “iPhone2,1”. La dicitura, peraltro, era già apparsa ad agosto in una linea di codice parte di una versione beta di un firmware. Solo ora, quindi, sarebbe uscita da Cupertino.
Il tutto potrebbe essere ancora lasciato nell’incertezza se non fosse che alcune circostanze confortano la tempistica: le indiscrezioni parlano dell’ estate 2010 per il lancio della nuova generazione di iPhone, quindi è lecito pensare che Apple la stia già testando.
Voci si rincorrono anche sulle possibili novità del nuovo Melafonino, in particolare concentrandosi su un nuovo processore multi-core che ne migliori le performance significativamente: la stessa etichetta 3,1 lascerebbe intendere che la nuova generazione conterrebbe importanti novità rispetto al passato.
Come già accaduto con il passaggio da 1,2 a 2,1, in cui il numero ha segnato il passaggio dal processore Samsung ARM 11 al Samsung ARM Cortex A8, così il 3,1 potrebbe veder cambiare il processore: potrebbe essere l’ occasione per Apple di far fruttare l’acquisizione di due anni fa di PA Semi.
La competizione degli smartphone, inoltre, si gioca anche sull’offerta di applicazioni: così una nuova offerta di lavoro illumina su una delle strategie di Cupertino per il prossimo futuro: sarebbe alla ricerca di informatici per portare iPhone Maps “al prossimo livello”. Apple, quindi, non intende arrendersi a Google Maps, che sembra aver fatto notevoli passi avanti con il suo navigatore gratuito .
E se Apple sembra voler rincorrere il satellitare di BigG, Android rilancia indirettamente tramite uno sviluppatore terzo, con un altro tipo di navigazione: si chiama Mikandi (pronunciato “My Candy”) ed è l’azienda che ha lanciato un negozio gratuito di applicazioni Android per soli adulti . Per scaricare l’applicazione, che probabilmente avrebbe avuto seri problemi a passare il vaglio di app store, basterà collegarsi con MiKandi.com ed essere maggiorenni: si potrà accedere ad una varietà di contenuti a luci rosse.
Claudio Tamburrino