Negli ultimi giorni, la maggior parte dei possessori di iPhone si sono affrettati a scaricare l’aggiornamento alla nuova versione del sistema operativo mobile di Apple: iOS 18, che ha fatto il suo “debutto in società” il 16 settembre.
Come per Android negli ultimi anni, l’obiettivo principale è quello di perfezionare una formula ormai ben collaudata. Tuttavia, ci sono diverse novità interessanti iOS 18 e ce ne saranno altre nel primo update, iOS 18.1, previsto per ottobre.
iPhone con iOS 18: foto spaziali 3D, ma c’è la fregatura…
Sappiamo che gli appassionati di fotografia lo attendono con particolare interesse. Il nuovo aggiornamento porta con sé opzioni utili come Clean Up, l’equivalente della famosa gomma magica di Google. E non è tutto: iOS 18.1 beta 4 svela l’arrivo delle foto spaziali. Si tratta di un derivato dei video spaziali introdotti su iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max lo scorso anno, clip che tengono conto della profondità della scena. Purtroppo, sia le foto che i video spaziali hanno un difetto irrimediabile…
Sulla carta, le foto spaziali sono una sorta di fotosfera di Google, ma migliorata. Tuttavia, per godere appieno dell’esperienza promessa, è necessario visualizzare gli scatti con il visore per la realtà virtuale Vision Pro, che in Italia non è ancora disponibile sui canali ufficiali, ma si può acquistare solo ricondizionato su siti specializzati alla “modica” cifra di oltre 4 mila euro! Il visore di Apple, infatti, dal 28 giugno si può acquistare persino in Francia, ma non nel nostro Paese, ma il costo è comunque proibitivo.
Incompatibilità con altri visori per la realtà aumentata
Questo requisito essenziale trasforma la funzione da divertente a inutilizzabile tout court. Il problema è lo stesso dei video spaziali. La necessità di un dispositivo come il Vision Pro è comprensibile, dopotutto si tratta di offrire qualcosa di coinvolgente.
È un peccato però che Apple non abbia scelto di rendere le foto spaziali compatibili con altri visori meno costosi, come il Meta Quest, tanto per fare un esempio. Ma il motivo è chiaro… perché offrire un vantaggio a un acerrimo nemico, sebbene a beneficio di molti? Come dice Marzullo: “Si faccia una domanda e si dia una risposta“, ripetendo le parole di un suo vecchio professor di chimica.