A causa dei lockdown in Cina imposti dall’incalzare della pandemia da Covid-19, molti partner di Apple sono stati costretti a rallentare o ancor peggio a fermare la produzione di iPhone (e non solo). A complicare le cose, poi, si era già messa la pregressa carenza di componenti e il conflitto tra Russia e Ucraina. Insomma, lo scenario sembrava essere tutt’altro che positivo, al punto tale che si era stimata una cifra di produzione analoga a quella dello scorso anno, al ribasso rispetto ai pronostici iniziali. Le dichiarazioni fatte da Young Liu, il presidente di Foxconn, nel corso delle ultime ore prospettano però uno scenario diverso, decisamente migliore.
iPhone: previsioni di produzione al rialzo, 2022 migliore delle stime
Stando infatti a quanto affermato dal partner produttivo numero uno di Apple, i danni dettati dalle circostanze di cui sopra sembrerebbero essere limitati. La performance produttiva nelle ultime settimane è stata migliore di quanto stimato, come testimoniano pure dai numeri: ad aprile le entrate di Foxconn hanno subito una contrazione rispetto al mese precedente del 4% a fronte di un -35% e un -40% di Pegatron e di Quanta.
Ciò è accaduto perché Foxconn piò contare su una struttura aziendale che gli ha concesso di subire ripercussioni trascurabili rispetto ad altre realtà analoghe e che dovrebbe permette di salvaguardare la produzione da eventuali ulteriori imprevisti futuri.
Riportiamo di seguito, in forma tradotta, la dichiarazione rilasciata da Young Liu agli investitori.
In precedenza avevamo previsto di mantenere un livello produttivo simile a quello dello scorso anno, a causa di inflazione, guerra in Ucraina e altre fonti di incertezza, ma adesso le previsioni sono al rialzo: il 2022 sarà migliore di quanto avessimo stimato.
Il presidente di Foxconn ha altresì spiegato che gli impianti possono lavorare ai soliti ritmi pure nei periodi di massime restrizioni grazie ai “campus” interni, utili per limitare i movimenti in ingresso e in uscita dalle fabbriche per garantire la sicurezza dei dipendenti e ridurre i rischi di infezione da pandemia.