Nei giorni scorsi iFixit ha smontato iPhone SE, terminale economico secondo i parametri di Apple, che a un’analisi approfondita rivela l’economicità della scelta fatta da Cupertino per i componenti interni. Anche le altre società specializzate in “teardown” confermano: iPhone SE rimesta con il vecchio hardware e costa poco da produrre rispetto al prezzo con cui si propone all’utente finale.
Stando al lavoro di iFixit, iPhone SE è in sostanza una versione recente di iPhone 5S condividendo con quest’ultimo l’intero assemblaggio del display, la videocamera anteriore, gli speaker, il sensore di prossimità, il motore per la vibrazione, il vano per la SIM.
Le differenze sono poche ma ci sono, rivela iFixit, come nel caso della batteria che usa un connettore diverso rispetto a quella di iPhone 5S e offre un piccolo incremento nella durata. L’indice di “riparabilità” di iPhone SE è di sei su dieci, dice iFixit, e il riutilizzo di vecchi componenti dovrebbe garantire ulteriore lavoro ai laboratori indipendenti già specializzati nel trattamento di iPhone 5S.
Il fatto che iPhone SE sia una versione più recente di iPhone 5S non è solo un’opinione di iFixit, visto che anche i teardown di Creative Electron e di Chipworks hanno confermato il fatto.
La società di analisi IHS ha fatto due conti , calcolando in 160 dollari il costo di produzione necessario per un singolo iPhone SE da 16GB venduto a 400 dollari all’utente finale senza contratto. Parti vecchie o nuove, insomma, Cupertino ci guadagna sempre parecchio , e i margini aumentano per i terminali da 64GB prodotti a 170 dollari e venduti a 500.
Alfonso Maruccia