Stando alle indiscrezioni riferite da Bloomberg , Apple avrebbe deciso un drastico cambio di strategia per la produzione dei terminali iPhone X: l’accuratezza dei sensori di Face ID sarebbe stata sacrificata in favore di un incremento dei ritmi produttivi , così da riuscire a sostenere una domanda che a Cupertino si aspettano già superiore all’offerta.
I problemi nella fase produttiva di iPhone X erano già emersi nelle settimane passate, quando le difficoltà nell’assemblaggio dei componenti noti come Romeo e Giulietta hanno costretto Apple a ritardare il debutto sul mercato del telefonino extra-lusso.
L’ultima mossa della corporation per accelerare la produzione riguarderebbe quindi un allentamento dei parametri imposti alle fabbriche cinesi nella fase di controllo della qualità , un fatto che porterebbe potenzialmente alla realizzazione di terminali con sensori biometrici meno precisi e accurati di quanto inizialmente previsto e annunciato agli utenti .
La situazione è evidentemente seria, se Cupertino ha deciso di sacrificare la qualità dei sensori per la quantità degli iPhone X assemblati così da reggere prima l’urto delle vendite iniziali (previsti 2 o 3 milioni di terminali disponibili ai primi di novembre) e poi sopperire alla mancanza cronica di prodotto prevista nel corso dei mesi successivi al lancio.
Resta da capire fino a che punto la mutata politica produttiva di Apple influirà negativamente sull’utilità di Face ID, funzionalità di identificazione biometrica dei volti che a Cupertino hanno spinto come una delle caratteristiche esclusive del nuovo smartphone.
UPDATE : Apple ha prontamente replicato al report di Bloomberg, nel quale la testata riportava le affermazioni degli addetti ai lavori, con un “è tutto completamente falso”.
Alfonso Maruccia