Ormai è un rito parlare di pirateria quando si avvicina la data di inizio campionato di calcio di Serie A TIM. La data in programma è il 17 agosto 2024 che, per IPTV e Pezzotto, segna l’arrivo di un nuovo pericolo. Questa volta però non sono gli utenti che sfruttano questi sistemi illegali per accedere agli eventi sportivi in streaming, ma le piattaforme streaming.
Infatti, secondo quanto emerge, entro il 17 agosto 2024 la piattaforma Piracy Shield potrebbe non essere pronta e attiva per il campionato. Sono tanti i limiti che deve ancora affrontare e superare. I tempi potrebbero essere troppo stretti per riuscire ad aggiornare i sistemi e le soglie che hanno già raggiunto il limite con la fine della precedente stagione calcistica.
Nonostante questo, per la Lega Calcio la lotta a IPTV e Pezzotto ha la priorità e Piracy Shield deve avere tutti i connotati per fare bene il suo lavoro. In altre parole la piattaforma non sarebbe più in grado di bloccare nuovi IP. Infatti, Piracy Shield ha la capacità di fermare 14mila indirizzi IPv4 e 18mila FQND. Quali potrebbero essere le soluzioni per superare questo ostacolo?
IPTV e Pezzotto Vs Piracy Shield: quali soluzioni
Piracy Shield è satura e dovrebbe poter apportare modifiche non solo tecniche, ma anche normative. Contro IPTV e Pezzotto sarebbe necessario aggiornare la legge 93/2023 per permettere ad AGCOM di aggiornare la piattaforma con la quale blocca la pirateria degli eventi sportivi a pagamento. I tempi però non sembrano essere compatibili con il prossimo inizio della Serie A TIM.
Nondimeno, in Grecia, contro IPTV e Pezzotto si è passati alle maniere dolci. Uno dei motivi principali per cui molti scelgono queste alternative illegali è il prezzo elevato di abbonamento per accedere ai campionati di calcio sia italiani che stranieri. Ridurre i costi o creare pacchetti combinati tra Pay TV, proprio come sta succedendo in Grecia, potrebbe favorire la legalità secondo alcuni esperti del settore.