L’organizzazione non profit internazionale Internet Society (ISOC) detta la linea ai colossi di rete per il passaggio a IPv6: il giorno fissato per lo switch-off di IPv4 e l’adozione della più recente versione del protocollo di rete è il prossimo 6 giugno, e questa volta chi passerà al nuovo regime non tornerà mai più indietro.
Dopo la sperimentazione (positiva) e il “test di volo” pubblico di IPv6 durante il World IPv6 Day dello scorso anno, infatti, le aziende che hanno confermato il proprio impegno ad adottare il nuovo protocollo di indirizzamento delle pagine web sono invitate ad accedere in maniera definitiva IPv6 nel corso del World IPv6 Launch .
L’elenco delle aziende che hanno intenzione di supportare IPv6 è di quelli massicci e che non passano inosservati: tra i grandi provider di rete ISOC cita AT&T, Comcast, Free Telecom, Internode, KDDI, Time Warner Cable e XS4ALL, i produttori di dispositivi di networking includono Cisco e D-Link, i content provider “IPv6 ready” sono Facebook, Google, Microsoft (Bing) e Yahoo!, i content delivery network (CDN) comprendono Akamai e Limelight.
Per essere solo il primo passo nell’adozione globale di IPv6, insomma, il “launch day” del prossimo giugno riveste già un’importanza significativa e secondo ISOC lo sarà ancora di più con l’accrescere (da qui al 6 giugno) della lista dei partecipanti allo switch-off.
“IPv6 non è più solo un esperimento di laboratorio”, dicono quelli di ISOC, lo dimostra “il fatto che attori di primaria importanza in settori diversi stanno dimostrando impegni significativi per partecipare al World IPv6 Launch”.
E gli utenti? A quando lo switch da IPv4 a IPv6 per le connessioni broadband domestiche? Se le stime comunicate da AT&T sono un’indicazione, di tempo ne occorrerà molto, molto di più: il provider statunitense dice che solo l’1 per cento dei suoi utenti residenziali comincerà a navigare in “modalità IPv6” a partire dal 6 giugno.
Alfonso Maruccia