Iran di nuovo sotto cyber-attacco: stando a quanto sostiene il Ministero del Petrolio, le raffinerie petrolifere del paese sono state prese di mira da un non meglio precisato malware altamente distruttivo. A parte qualche problema “cosmetico” e un po’ di danni hardware, però, l’attacco non ha sortito alcun effetto.
La situazione si è evoluta nel corso delle ore, e quello che sembrava essere un problema gravido di conseguenze – sei raffinerie tagliate fuori da Internet, un comitato di crisi imbastito nell’ambito del ministero – è stato apparentemente già “smaltito”.
L’attacco ha preso di mira la rete del Ministero del Petrolio e le organizzazioni e le aziende di settore, e apparentemente è riuscito a ” bruciare ” alcune schede madri e relativi computer esposti alla rete globale. Non c’è stato a ogni modo nessun danno ai server interni, visto che questi sono irraggiungibili dall’esterno.
Dopo i danni al programma nucleare subiti a causa di Stuxnet , l’Iran è ora bersagliato da continui attacchi alle infrastrutture telematiche del suo settore energetico più importante. Il ministero del Petrolio tiene però a far sapere che tutti gli impianti sono ora funzionanti .
Alfonso Maruccia