Isiamed, il caso è chiuso: 3 milioni di applausi

Isiamed, il caso è chiuso: 3 milioni di applausi

Il caso Isiamed è chiuso ed il contributo da 3 milioni di euro per un nuovo modello digitale è stato abrogato: una brutta pagina va in archivio.
Isiamed, il caso è chiuso: 3 milioni di applausi
Il caso Isiamed è chiuso ed il contributo da 3 milioni di euro per un nuovo modello digitale è stato abrogato: una brutta pagina va in archivio.

Il caso Isiamed è chiuso. Chiuso, archiviato. Ma non lo dimenticheremo, perché ha in sé molti connotati fondamentali, una lezione ed un percorso che lo rendono per molti versi un caso unico. La storia è ormai nota, quella di 3 milioni di euro che dovevano essere un investimento per il futuro, che si sono rivelati essere un mero strumento per il presente e che sono diventati un vuoto ricordo di un triste passato.

Ma serviva il colpo di spugna, perché gli eventi simbolici possono essere spazzati via solo con un gesto simbolico. Che alla fine è arrivato, scritto nero su bianco all’interno del dossier 67/1 (art.12) del Senato.

L’articolo in esame – introdotto nel corso dell’esame in sede referente – abroga il co. 1087 dell’art. 1, L. 205/2017 (bilancio di previsione per il 2018) […]

Il caso si chiude senza il modello digitale – qualunque cosa significasse – che era stato promesso (e che fin da subito si era rivelato essere una foglia di fico che avrebbe dovuto nascondere altro); si chiude con la conferma dei sospetti iniziali, ossia che dietro la vicenda si nascondesse una “marchetta” ben precisa e circostanziata, dubbio mai fugato e soprattutto suffragato dall’esito finale della vicenda; si chiude senza elargire neppure un euro dei tre milioni previsti per gli anni 2018, 2019 e 2020 in favore dell’Istituto italiano per l’Asia e il Mediterraneo (IsiameD), “per la promozione di un modello digitale italiano nei settori del turismo, dell’agroalimentare, dello sport e delle smart city”.

Una vicenda dietro a cui si cela la caparbietà di alcuni cittadini che hanno tenuto alta l’attenzione sul caso, che hanno preteso “chiarezza sui fondi Isiamed” e che hanno agito presso le sedi opportune affinché 3 milioni di euro potessero tornare nelle tasche degli italiani.

Tutto questo per appena 3 milioni di euro quando in discussione in questo momento ci sono manovre nell’ordine dei miliardi? Si, perché si tratta di una vittoria simbolica che dimostra come l’ampia disponibilità di strumenti per aggirare il bene comune siano ampiamente compensati dall’ampia disponibilità di strumenti di monitoraggio, controllo e indagine. A fare la differenza sono le persone.

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Si cali il sipario, il lieto fine è arrivato.

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Pubblicato il
19 dic 2018
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