Le accesissime polemiche che da molti giorni scuotono mezzo mondo e che sono legate alle parole pronunciate da Papa Ratzinger nella sua Lectio Magistralis all’Università di Regensburger in questi giorni hanno iniziato ad avere una “sponda digitale”, come segnala in queste ore il sito dedicato Zone-h , che parla di numerose azioni di defacing, ossia di sostituzione delle pagine di siti da parte di cracker che riescono a penetrarvi dall’esterno.
Secondo il sito, a partire dal 12 settembre, giorno in cui sono state pronunciate dal Pontefice romano le parole indigeste a importanti fette dell’opinione pubblica mondiale, si è assistito ad una recrudescenza degli attacchi. In particolare sarebbero stati presi di mira siti italiani in gran quantità da una crew di defacer che si fa chiamare H4ck3rsbr : cercando il loro nome su Google si può verificare quante siano tuttora le pagine “firmate” dalla crew e ancora online, azioni di defacement di cui lo stesso Zone-h tiene un conto puntuale .
Le home page aggredite dalla crew contengono l’immagine inquietante del Papa “disegnato” come fosse al centro di un mirino. In varie lingue sulla stessa pagina modificata appaiono slogan pro-islam e denunce di fatti violenti nella storia della cristianità.
Altre pagine lasciate su altri siti da altri defacer, come quelli della crew Ayyldiz Vip Team , invitano Benedetto XVI a non andare in Turchia:
“Papa non venire in Turchia
PKK è terrorismo internazionale, non solo in Turchia!”
Va detto ad ogni modo che stando ai dati di Zone-h sono in aumento in linea generale i defacement con motivazioni politiche più o meno esplicite mentre diminuiscono quelli compiuti per “menar vanto” di aver violato questo o quel server.