Cosa accade se scegliamo di affidarci a una VPN per proteggere i nostri dati, i nostri dispositivi e la nostra privacy? Il fornitore del servizio di connettività, l’ISP, è in grado di sapere che ne stiamo facendo uso? Quali dati può e non può vedere? Vediamo di capirlo con un approfondimento dedicato.
VPN: cosa può (e non può vedere) il tuo ISP
Prendiamo come spunto il blogpost appena condiviso da Surfshark. Partiamo dalla prima domanda: la risposta è Sì
, un Internet Service Provider può identificare quando l’utente accede a Internet attraverso una Virtual Private Network. Questo perché nota un indirizzo IP differente rispetto a quello assegnato all’utenza. La buona notizia è che non verrà mai a conoscenza di alcun dettaglio a proposito dell’attività svolta online.
Ecco ciò che può vedere l’ISP quando si impiega una VPN.
- Se è attiva una connessione alla Virtual Private Network;
- l’indirizzo IP generato dai suoi server;
- il protocollo VPN utilizzato;
- le date e gli orari delle connessioni e delle disconnessioni;
- il quantitativo di banda utilizzato.
Di seguito, invece ciò che non può vedere.
- La cronologia dei siti Web visitati;
- i file scaricati;
- le ricerche online effettuate;
- i messaggi scambiati.
È dunque spiegato il quale motivo per il quale affidarsi a un servizio di questo tipo rappresenta un sistema efficace per tutelare la propria privacy. Consente inoltre di aggirare eventuali censure, limitazioni forzate della velocità di connessione e la vendita dei dati personali a terze parti che in alcuni paesi (compresi gli Stati Uniti) è consentita agli ISP.
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