I militari israeliani usano un sistema di riconoscimento facciale per identificare possibili affiliati di Hamas tra i cittadini della striscia di Gaza. Per effettuare la ricerca di volti simili viene sfruttato anche il servizio Google Foto, in quanto la tecnologia di riconoscimento è più efficace.
Google Foto migliore dei tool professionali
A metà novembre 2023, un cittadino palestinese è stata fermato ad un posto di blocco. I militari israeliani hanno effettuato la scansione del suo volto e scoperto che era nell’elenco delle persone ricercate. È stato quindi portato via, picchiato e interrogato per due giorni, prima di essere rilasciato. In pratica si è trattato di un falso positivo.
All’insaputa dei cittadini, l’intelligence israeliana ha avviato un programma di riconoscimento facciale per raccogliere e catalogare i volti dei palestinesi, senza il loro consenso. Il sistema è stato sviluppato da Corsight, un’azienda di Tel Aviv. La tecnologia non è perfetta, in quanto ci sono numerosi falsi positivi, soprattutto se le foto sono a bassa risoluzione o scure (ottenute da videocamere di sicurezza, droni o social media).
I militari hanno quindi deciso di utilizzare Google Foto, caricando un database di immagini delle persone. Il servizio offre migliori prestazioni, in quanto può identificare anche i volti parzialmente oscurati. Ovviamente non fornisce l’identità delle persone, ma può raggruppare le foto con volti simili, come ha specificato un portavoce di Google:
Google Foto è un prodotto gratuito ampiamente disponibile al pubblico che ti aiuta a organizzare le foto raggruppando volti simili, in modo da poter etichettare le persone per trovare facilmente le vecchie foto. Non fornisce l’identità delle persone sconosciute nelle fotografie.