La costellazione di satelliti Starlink allestita da SpaceX qualche centinaio di chilometri sopra le nostre teste (sono già oltre 1.200 le unità lanciate) deve necessariamente tenere conto di cos’altro si trova in orbita, per evitare collisioni accidentali. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato dalla società con NASA, in particolare per quanto concerne la sicurezza della Stazione Spaziale Internazionale.
I satelliti Starlink e la ISS: così si eviteranno incidenti
Per chi non ne fosse a conoscenza, l’azienda di Elon Musk ha dato il via a un progetto per la fornitura di connessione Internet dall’alto, promettendo velocità fino a 300 Mbps nel trasferimento dati. Al momento l’erogazione del servizio è limitata a livello territoriale, ma per un futuro non troppo lontano è prevista un’espansione. Sul tavolo anche l’ipotesi di un debutto in Italia.
L’orbita della ISS si colloca a circa 400 chilometri di distanza dalla Terra, mentre come si può vedere nell’immagine qui sopra quella dei satelliti Starlink a circa 550 chilometri.
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NASA già impone a tutte le realtà impegnate nei progetti spaziali il rispetto di alcune precise linee guida (Conjunction Assessment) definite a tale scopo. L’accordo siglato con SpaceX e annunciato va oltre, come previsto dallo Space Act che consente all’agenzia di collaborare con realtà private al fine di perseguire gli obiettivi previsti dal proprio mandato.