Per la seconda volta in meno di tre mesi, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha subito una rotazione inattesa a causa di un errore commesso dai russi, ovvero l’accensione oltre la durata prevista dei propulsori della Soyuz MS-18. Si tratta della navicella utilizzata da Roscosmos per riportare sulla Terra l’attrice Yulia Peresild e il regista Klim Shipenko, insieme al cosmonauta Oleg Novitskiy.
Secondo errore dell’agenzia spaziale russa
L’incidente, che non ha avuto conseguenze né per la ISS, né per l’equipaggio, è avvenuto venerdì durante il test di funzionamento dei motori della Soyuz MS-18. Per qualche motivo, i propulsori non sono stati spenti al termine del test, causando l’inclinazione della stazione spaziale di circa 57 gradi. Il corretto orientamento è stato ripristinato entro 30 minuti. La Soyuz MS-18 era collegata al nuovo modulo Nauka, responsabile della rotazione di circa 540 gradi di fine luglio.
La navicella russa è tornata sulla Terra questa mattina. L’atterraggio è avvenuto in Kazakistan. A bordo c’erano tre persone: il cosmonauta Oleg Novitskiy (arrivato sulla ISS il 9 aprile) e due passeggeri molto particolari, ovvero l’attrice Yulia Peresild e il regista Klim Shipenko, che hanno trascorso 12 giorni sulla stazione spaziale per girare alcune scene del film “The Challenge”.
La ISS è nello spazio da oltre 20 anni ed inizia a mostrare i segni dell’età. La NASA vuole mantenerla operativa fino al 2030, ma la Russia ha comunicato l’intenzione di interrompere la partnership nel 2025. A marzo è stato annunciato l’avvio di una collaborazione con la Cina per la costruzione di una base lunare. La Russia vuole realizzare una stazione spaziale, mentre la Cina ha già iniziato a costruire la sua.