Dopo la pausa estiva riprendono i test del sistema di allarme pubblico. Come avvenuto negli ultimi mesi, i messaggi di IT-alert verranno ricevuti solo da alcuni cittadini che si trovano in sette Regioni a partire dal 18 settembre. L’obiettivo della Protezione Civile è perfezionare il funzionamento e risolvere eventuali problemi con la collaborazione degli operatori telefonici.
Test per tre tipologie di rischio
IT-alert è attivo dal mese di febbraio in tutte le Regioni per quattro tipi di rischio. Tra maggio e luglio sono stati eseguiti test in Sardegna, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Veneto, simulando maremoto generato da sisma, incidente industriale e collasso di una grande diga.
I test riprenderanno il 18 settembre e termineranno il 7 ottobre. Stavolta sono interessati i cittadini che si trovano in Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Trento. La Protezione Civile invierà specifici messaggi per segnalare un incidente rilevante in uno stabilimento industriale, il collasso di una grande diga e un incidente nucleare. Quest’ultimo tipo di rischio è dovuto ovviamente ad un incidente che si verifica in centrali nucleari di paesi confinanti (in Italia non c’è nessuna centrale nucleare attiva).
Sul sito ufficiale è stato pubblicato il calendario per le sette Regioni. Al termine del test, i cittadini potranno compilare un questionario per segnalare eventuali problemi di ricezione.
Come detto, IT-alert è operativo da febbraio, ma la Protezione Civile continua ad effettuare test periodici del sistema di allarme pubblico allo scopo di perfezionare la tecnologia, ottimizzare le funzionalità e tenere alta l’attenzione della popolazione sui possibili rischi.