Il Dipartimento della Protezione Civile ha annunciato che il sistema IT-alert è operativo da oggi per quattro tipologie di rischio. Per le altre tre è stato invece prolungato di un anno la fase di sperimentazione. Durante i test svolti tra il 22 e il 26 gennaio ci sono stati alcuni problemi in Calabria e Sardegna.
Attivato il sistema IT-alert
Dopo i primi test “generici” del 2023, la Protezione Civile ha effettuato test per specifiche tipologie di rischi in varie Regioni, prima tra il 22 e il 26 gennaio, successivamente tra il 30 gennaio e il 6 febbraio. Durante i test relativi ad un incidente industriale in Calabria e Sardegna (24 gennaio), i messaggi non hanno raggiunto i cittadini perché non sono presenti antenne nelle aree individuate (gli operatori telefonici hanno già studiato una soluzione).
A parte questo caso isolato non ci sono stati altri problemi. Il sistema IT-alert è quindi operativo da oggi per quattro tipologie di rischio:
- Collasso di una grande diga;
- Incidenti rilevanti in stabilimenti industriali;
- Incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica;
- Attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano.
Chiunque si trovi nell’area interessata dall’emergenza riceverà un messaggio che indica il pericolo e le azioni da compiere, come restare al chiuso o evacuare la zona. Sul sito Io non rischio ci sono tutte le informazioni utili.
Per le seguenti tipologie di rischio è stata invece prolungata di un anno la fase di sperimentazione:
- Maremoto generato da un sisma;
- Attività vulcanica dello Stromboli;
- Precipitazioni intense.
I messaggi relativi alle emergenze per cui IT-alert è attivo non includono la parola TEST. Tuttavia, i messaggi di test possono essere inviati in futuro per verificare la funzionalità del sistema.