In merito alla lettera del 22enne che non trova lavoro nell’IT , è singolare che mentre si leggono queste cose, noi abbiamo problemi a trovare personale.
Se è vero che il problema è maggiormente sentito per la nostra sede distaccata in Arezzo dove cerchiamo sistemisti windows o linux e per la sede principale sempre in Toscana, dove cerchiamo programmatori, tecnici e personale per il supporto clienti, è altrettanto vero che non abbiamo avuto vita facile neanche in altre piazze come Milano, Ferrara, Chieti/Pescara ed altre in Italia.
La nostra percezione del mercato del lavoro IT è quindi completamente diversa: molte aziende che cercano, poche persone valide o competenti in giro, corsi di laurea obsoleti che non mettono in grado di lavorare da subito, nessuna voglia di spostarsi, rifiuto delle responsabilità e poca ambizione in genere.
Ed ogni azienda si tiene quindi ben strette le persone che ha ed è diffidente nelle assunzioni, forse anche per le molte fregature prese (e poi difficilmente risolvibili perchè non c’è flessibilità).
E prima che qualcuno si riempia la bocca di precariato e contratti a progetto, noi offriamo posti a tempo indeterminato: non troviamo abbastanza persone lo stesso. Anzi, spesso siamo noi a “sostenere” il colloquio con i candidati che “ci faranno sapere” la loro decisione (!)…
Quindi invece di lamentarsi sui giornali, meglio spendere il tempo andando a cercare il lavoro dove questo è disponibile. Ovviamente a patto che l’ambizione non sia quella di trovare il “lavorino” sotto casa, pagatissimo, leggero e di scarsa responsabilità.
Lettera firmata
Sull’argomento vedi anche:
Dipendenti IT? Solo se sottopagati
I venditori IT? Ignoranti
Ma un 22enne come diventa lavoratore IT?