Del progetto IT-Wallet abbiamo scritto su queste pagine in più occasioni, fin dal momento dell’annuncio, trattando di volta in volta aspetti come l’avvio della fase di test per l’integrazione nell’app IO, le discussioni relative ai potenziali rischi per la privacy e le tempistiche necessarie per il rollout. Oggi torniamo sull’argomento, per affrontarne un altro, non di secondaria importanza: è quello inerente ai costi per l’Italia. Qual è l’impegno economico che il nostro paese sosterrà (anzi, che sta già sostenendo) per la realizzazione e per l’operatività del portafoglio digitale?
102 milioni di euro all’anno per IT-Wallet
Non ci sono supposizioni, né stime o calcoli da fare. La cifra è già stata messa nero su bianco, in via ufficiale. Si tratta di 102 milioni di euro all’anno, per il triennio che va dal 2024 al 2026.
Va ricordato che, per finanziare il progetto, l’Italia ha scelto di attingere ai fondi europei messi a disposizione dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
I documenti digitali in arrivo nell’app IO
Così come per tutte le altre iniziative legate all’app IO, fin dal suo debutto, l’obiettivo è quello di digitalizzare e di semplificare sempre più l’interazione tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione. In questo caso, consentendo di avere sempre con sé, nello smartphone, versioni smaterializzate dei documenti, valide per l’esecuzione delle pratiche burocratiche. Potranno inoltre essere esibite durante i controlli delle forze dell’ordine.
Come noto, i primi tre interessati saranno la patente di guida (valida per guidare solo in Italia), la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità. Più avanti, probabilmente nel corso del 2025, toccherà anche alla carta di identità.
L’accesso a IT-Wallet potrà essere effettuato in due modalità: con le credenziali SPID o con CIE (la carta di identità elettronica). Come parte dell’app IO, sarà disponibile sugli smartphone con sistema operativo Android e iOS.