Siamo giunti all’appuntamento con il lancio di IT-Wallet. I primi 50.000 cittadini riceveranno la nuova funzionalità dell’app IO già a partire dalle prossime ore. Per gli altri è invece prevista un’attesa di qualche settimana. Si tratta del portafoglio digitale che permette di salvare le versioni smaterializzate dei documenti, con valore legale, da avere sempre a portata di mano nello smartphone (non vanno a sostituire quelle cartacee tradizionali).
Il giorno di IT-Wallet: arriva nell’app IO
Per scoprire se si è tra coloro scelti per questa prima fase delle distribuzione è sufficiente aggiornare l’applicazione (da Google Play su Android e da App Store su iOS), poi aprirla, autenticandosi con le credenziali SPID o con la Carta di Identità Elettronica. I selezionati riceveranno un avviso dedicato, così da poter procedere, se lo desiderano, all’inserimento della patente di guida, della tessera sanitaria e della carta europea della disabilità, mentre il codice fiscale è già presente. Più avanti ne arriveranno la carta di identità, i certificati, la tessera elettorale, il fascicolo sanitario elettronico e così via.
Rimandiamo all’articolo dedicato per quanto riguarda le modalità di caricamento dei documenti. Queste sono invece le fasi stabilite per la distribuzione graduale di IT-Wallet, che arriverà a interessare tutti i cittadini a inizio dicembre.
- Mercoledì 23 ottobre per i primi 50.000 cittadini;
- mercoledì 6 novembre per 250.000 cittadini;
- mercoledì 20 novembre per 1.000.000 di cittadini;
- mercoledì 4 dicembre per tutti.
Il portafoglio digitale italiano, a regime nel corso del 2025, anticipa di un anno il debutto di quello europeo (EU-Wallet) che gli stati membri sono chiamati a offrire ai residenti entro il 2026. È prevista l’interoperabilità tra quelli dei diversi paesi.
L’arrivo della funzionalità Documenti su IO è stato accompagnato dal quasi inevitabile coro di critiche e perplessità, perlopiù via social, alcune delle quali ci hanno ricordato da vicino le teorie sul Green Pass circolate in epoca di pandemia.