A distanza di alcuni mesi si torna a parlare del portafoglio digitale che verrà integrato nell’app IO. IT Wallet è la versione italiana del Digital Identity Wallet europeo che, in base alla roadmap attuale, non debutterà prima del 2025. Il piano del Dipartimento per la trasformazione digitale prevede tre fasi. La prima dovrebbe essere avviata entro il 30 giugno (o al massimo entro settembre).
Si inizia con tessera sanitaria e carta della disabilità
In diverse occasioni, l’attuale governo ha evidenziato la necessità di “fare ordine” tra le identità digitali. Lo SPID, in particolare, sembra destinato a scomparire, in quanto gestito da società private e costoso per lo Stato. Servirà però per accedere all’app IO, come alternativa alla CIE (che probabilmente diventerà l’unica opzione in futuro).
Per avviare la sperimentazione di IT Wallet è tuttavia necessario un decreto legge. L’approvazione era prevista ieri durante il Consiglio dei Ministri, ma l’argomento non è stato trattato. La sperimentazione (prima fase) dovrebbe essere avviata entro il 30 giugno (probabilmente slitterà a settembre) e prevede l’inserimento nel portafoglio digitale di tessera sanitaria e carta della disabilità.
Successivamente (seconda fase) si potrà aggiungere la carta d’identità. Infine, la terza fase prevede l’inserimento di tessera elettorale, passaporto e patente di guida. In seguito verranno digitalizzati molti altri documenti, tra cui titoli di studio e licenze professionali.
Specifici portafogli digitali saranno disponibili a pagamento per professionisti e aziende private. C’è solo un “piccolo” problema: IT Wallet non verrà sfruttato dai cittadini più anziani, a meno che non ricevano un aiuto da figli, nipoti o commercialisti. Nel frattempo è stata semplificato il login all’app IO. L’accesso può essere effettuato una volta all’anno, invece che ogni 30 giorni.