Il Consiglio dei Ministri ha adottato lo schema preliminare del decreto legislativo che recepisce la Direttiva UE 2019/790 sul diritto d’autore. Il testo, che verrà esaminato dal Parlamento, rappresenta il risultato finale della collaborazione tra il Dipartimento dell’editoria, le varie amministrazioni coinvolte e le associazioni di categoria.
Maggiori tutele per editori e autori
L’obiettivo della Direttiva è aggiornare la normativa europea sul copyright per adeguarla all’era digitale. Lo scherma di decreto modifica la legge sul diritto d’autore in modo da garantire maggiori tutele ai titolari dei diritti, tenendo conto della pubblicazione online dei contenuti.
Nel decreto viene quindi stabilita la responsabilità delle piattaforme online per le violazioni di copyright. Se, ad esempio, gli utenti condividono sul social network un’opera protetta dal diritto d’autore, il proprietario della piattaforma deve ottenere un’autorizzazione dal titolare dei diritti. Ci sono alcune eccezioni, tra cui le enciclopedie online come Wikipedia.
Gli editori dei giornali possono chiedere un’equa remunerazione ai provider dei servizi online per la pubblicazione dei contenuti. Gli autori dei contenuti hanno il diritto di ricevere una quota dei proventi riconosciuti agli editori. AGCOM adotterà un regolamento per l’individuazione dei criteri da seguire per la determinazione dell’equo compenso. I provider devono fornire tutte le informazioni per il calcolo dell’equo compenso. In caso contrario, AGCOM può applicare una sanzione fino all’1% del fatturato.
Il decreto prevede inoltre maggiori tutele per gli autori: richiesta di un’ulteriore remunerazione, se i proventi derivanti dallo sfruttamento delle loro opere è superiore al previsto; diritto di revocare la licenza esclusiva, in caso di mancato sfruttamento dell’opera; richiesta di remunerazione proporzionata al valore potenziale o effettivo dei diritti e commisurata ai ricavi che derivano dal loro sfruttamento.