Roma – Ieri alcuni senatori dell’Ulivo hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo Madama nella quale hanno duramente criticato il ministro all’Innovazione Lucio Stanca e hanno annunciato che ripresenteranno le iniziative che avevano portato avanti nella scorsa legislatura in merito a tecnologie e formazione con quattro diversi emendamenti alla Legge Finanziaria.
A questo proposito il Ministro in una nota ha voluto precisare che:
1. Il programma “Un pc per gli studenti” (previsto nella Finanziaria 2001) – dopo un anno di annunci ai media – è stato presentato formalmente in una conferenza stampa congiunta Governo-Abi il 10 aprile 2001, esattamente 33 giorni prima delle elezioni. Al termine del programma previsto dal protocollo Governo-Abi (scadenza il 30 giugno 2001) i pc venduti sono stati 9.961 contro un’attesa riportata nello stesso protocollo e pubblicizzata sui media di 500 mila unità. Sulla base di questi risultati del tutto insoddisfacenti l’attuale Governo ha deciso di non rinnovare il programma.
2. La Carta di credito formativa per i diciottenni (prevista nella Finanziaria 2001) di cui i senatori dell’Ulivo chiedono “il mantenimento” non è mai stata resa operativa perché l’allora presidente del Consiglio, su proposta dell’allora Ministro del Tesoro, avrebbe dovuto emanare un provvedimento ad hoc a copertura degli insoluti del prestito d’onore. Provvedimento che non emanò mai. Inoltre, le necessarie convenzioni con le imprese produttrici e di credito bancario – che avrebbe dovuto promuovere l’allora Ministro dell’Industria – non sono mai state stipulate.
3. Per quanto riguarda la realizzazione di reti tlc a banda larga, il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, insieme al Ministero per le Comunicazioni, ha istituito una Task force per monitorare la situazione italiana e capire come e dove intervenire per assicurare una distribuzione equilibrata della banda larga in tutto il Paese. I lavori della Task force, come detto più volte, saranno completati entro poche settimane.
4. Per quanto riguarda l’estensione delle biotecnologie, i senatori dell’Ulivo dovrebbero rivolgersi al Ministro competente in materia.