Milano – L’hanno soprannominata “Odissea 3”, questo l’appellativo scelto dalla Guardia di Finanza e in particolare dal suo Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria che ha convinto il GIP della Procura di Roma ad emettere un’ordinanza di sequestro preventivo per 41 siti ritenuti in violazione dell’articolo 171 della legge 633/41: quella che regola il diritto d’autore.
Secondo gli investigatori, attraverso questi siti venivano distribuiti i film appena usciti al cinema e veniva consentito di seguire in diretta eventi sportivi , come le partite delle principali competizioni calcistiche europee nonché altri contenuti fruibili esclusivamente a pagamento come i tornei del Grande Slam di tennis o le gare di F1 e MotoGP. Tra i titoli citati dal comunicato della GdF figurano anche “Ghostbusters”, “I Magnifici 7” e “Oceania”: titoli recenti che per lo più sono disponibili sulle piattaforme pay-tv, o che addirittura sono ancora presenti nelle sale e non ancora distribuiti per l’home-video.
Sono due le strade seguite dagli investigatori per arrivare a questi sequestri. Innanzi tutto, tecnica consolidata, si attua un approccio “follow the money” risalendo alle fonti di guadagno garantite dalla pubblicità ai siti oggetto delle indagini. L’altro approccio, “follow the hosting”, punta a scavalcare l’architettura complessa che prova a porre una serie di ostacoli per risalire alla collocazione effettiva del server che eroga i contenuti: spesso i siti risultano all’estero pur essendo gestiti dall’Italia, e la GdF ha sviluppato una metodologia di indagine che le consente di aggirare quella che chiama “anonimizzazione” garantita da sistemi di hosting cloud e VPS .
Il nuovo approccio della Guardia di Finanza pare dare i suoi frutti: il comunicato riporta che negli ultimi 90 giorni sono stati eseguiti oltre 290 sequestri preventivi , a testimonianza dell’efficacia dei metodi investigativi adottati e del crescente impegno delle Forze dell’Ordine nel contrasto di questo tipo di attività illecite. Non ultimo, il fenomeno della trasmissione dei canali a pagamento attraverso piattaforme online: è di pochi giorni fa la notizia di un intervento su ben tre “centrali di trasmissione” che sono state chiuse, con quattro denunce a carico di altrettanti soggetti e sequestri di migliaia di euro ritenuti frutto dell’attività degli indagati.
Luca Annunziata