A prendere la parola è stato Antonio Catricalà, attuale presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Un documento di 13 pagine è stato poi pubblicato online, contenente il testo integrale della sua audizione presso la commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale.
L’intervento di Catricalà, iniziato con tematiche strettamente legate alla contraffazione di prodotti industriali, è poi scivolato verso l’argomento della tutela dei contenuti editoriali. “Rielaborati dai motori di ricerca su Internet”. Il presidente ha infatti sottolineato come questi stessi contenuti vengano sfruttati in Rete da una “molteplicità di soggetti terzi”. In primis, da aggregatori e motori di ricerca .
Questi ultimi, secondo Catricalà, “riproducono ed elaborano in vario modo i contenuti stessi, anche per fini di lucro”. “Pur potendo percepire i ricavi della raccolta pubblicitaria realizzata sulle pagine dei propri siti web, gli editori non sono messi nelle condizioni di condividere il valore ulteriore generato su Internet dalla propria attività di produzione dell’informazione”.
A parere dell’Autorità, le attuali norme sul diritto d’autore non terrebbero conto delle peculiarità tecnologiche ed economiche di Internet , in quanto “non disciplinano un sistema di diritti di proprietà intellettuale nel contesto delle nuove e molteplici modalità di riproduzione e utilizzo dei contenuti da parte di soggetti terzi sul web”.
Il presidente è poi tornato a parlare di contraffazione dei beni, prima di chiudere il suo intervento con una riflessione sulla pirateria a mezzo informatico. Per Catricalà bisognerebbe andare oltre “le pratiche dissuasive e repressive già sperimentate con efficacia in Francia”. Bisognerebbe cioè introdurre sistemi di pagamento semplificati , dato che non tutti i siti che vendono musica accettano le cosiddette carte prepagate.
L’Autorità ha dunque consigliato di intraprendere efficaci attività promozionali che spingano gli utenti verso il download lecito dei brani. Soprattutto divulgando concetti come il basso costo relativo allo scaricamento . Sulla promozione del lecito mercato si era già espressa l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), attualmente in fase di pubblico dibattito sulle prossime misure di enforcement nel Belpaese.
Mauro Vecchio