Una “richiesta di informazioni sul trattamento dei dati degli utenti del servizio Skype”, come da oggetto in una recente missiva inviata dal Garante per la protezione dei dati personali ai vertici lussemburghesi del celebre servizio VoIP acquistato da Microsoft per oltre 8 miliardi di dollari.
L’Autorità si è mossa su segnalazione di un utente italiano di Skype, che si è lamentato dell’impossibilità di eliminare definitivamente il suo account sulla piattaforma di BigM . Decisamente allarmato, il misterioso utente aveva contattato direttamente i responsabili di Skype nel tentativo di ricevere delucidazioni in materia.
Come si legge nella lettera inviata dal Garante tricolore: “Alla richiesta di cancellazione rivolta a Skype dal segnalante, la società ha replicato, invece, che tale operazione è possibile, alla sola condizione che, per consentire una puntuale verifica circa l’identità del richiedente, questi indichi mese e anno di creazione del proprio account”.
L’Authority del Belpaese vuole così valutare le possibili implicazioni sulla protezione dei dati personali, con particolare riguardo al “necessario rispetto dei principi di pertinenza e di non eccedenza dei dati rispetto alle finalità per le quali essi sono raccolti e trattati”. Skype dovrebbe dunque indicare – entro domani – quali dati vengano conservati, per quanto tempo e con quali finalità .
Nelle FAQ sul sito italiano del servizio VoIP si apprende che: “una volta creato, non è possibile eliminare un account Skype o cambiare un nome Skype. Tuttavia, puoi rimuovere tutti i dati personali contenuti nel tuo profilo. In questo modo, nessuno potrà cercarti in Skype tramite i tuoi dati personali, come ad esempio il tuo nome e cognome, l’indirizzo email o il numero di telefono (ma sarà ancora possibile cercarti tramite il tuo nome Skype)”.
Mauro Vecchio