Nominato su Twitter dal premier Enrico Letta, l’ingegnere elettronico Francesco Caio sarà “Mister Agenda Digitale” , supervisore e coordinatore della tormentata Agenzia per l’Italia Digitale diretta da Agostino Ragosa. Classe 1957, l’ormai ex-CEO del colosso aerospaziale Avio ha accettato il nuovo ruolo nel corso delle modifiche annunciate dal Consiglio dei Ministri alla governance della stessa Agenzia tricolore.
“Sono onorato della fiducia accordatami dal presidente del Consiglio Letta nell’affidarmi questo incarico che, d’accordo con il CdA di Avio, considero un’occasione di volontariato civile cui dedicare nei prossimi mesi una parte del mio tempo a titolo gratuito – ha dichiarato Caio – I temi dell’innovazione e dell’Agenda Digitale stanno molto a cuore al Presidente per il loro potenziale di crescita, inclusione sociale e occupazione, non solo giovanile, e per l’impatto sul miglioramento della qualità della vita delle persone”.
Originario di Napoli, Caio è stato ai vertici del gruppo Olivetti, vantando numerose esperienze professionali in Omnitel e nell’ advisory board di Lehman Brothers (ora Nomura). A sua firma il famoso studio voluto dall’allora ministro delle Comunicazioni Paolo Romani sullo stato delle reti di nuova generazione (NGN) nel Belpaese. Nel rapporto Caio vennero denunciate le vistose inadeguatezze del sistema italiano legato alla banda larga, con il consiglio di procedere allo scorporo della rete fissa da parte di Telecom Italia.
Ad affiancare Caio ci sarà un comitato di esperti tra cui Francesco Sacco (Bocconi), Luca De Biase (Fondazione Ahref), Benedetta Rizzo (organizzatrice dell’evento think net VeDrò). “Spero di poter dare a lui (Enrico Letta, nda ) e alla sua squadra un contributo nell’azione di coordinamento, incoraggiamento e valorizzazione delle molte persone e istituzioni che stanno già lavorando all’innovazione digitale in Italia”, ha concluso il nuovo timoniere del progetto Agenda Digitale.
Tra le prime reazioni alla nomina di Caio, quella dell’esperto Stefano Quintarelli ad interrogarsi sulla plausibilità di un’attività part-time da parte del nuovo supervisore dell’Agenzia . Antonio Palmieri (PdL) ha chiesto lumi sulle strategie per far conciliare il ruolo di Caio con la stessa Agenzia, mentre il giornalista e politico Oscar Giannino teme l’investitura di un “superman senza superpoteri”.
Mauro Vecchio