L’ occasione dell’annuncio è la firma del Protocollo d’intesa per la riduzione del digital divide e la promozione della banda larga sottoscritto dal ministero della Comunicazioni con l’UPI (Unione Province Italiane), e già annunciato in occasione del blocco del Piano Romani.
Entro la fine del 2010, promette il viceministro alle comunicazioni Paolo Romani, altri 2 milioni di famiglie italiane saranno servite dalla connessione broad band con minimo a 2Mbps. Si andranno ad aggiungere al milione di famiglie già raggiunto da Infratel (la società creata a posta per gestire i programmi per colmare il gap del paese) grazie ai 500 milioni finora messi a disposizione. Rimarranno tagliate fuori dalla banda larga, secondo le stime del ministero, ancora almeno 5 milioni di famiglie.
I 500 milioni già utilizzati, più il nuovo stanziamento da 364 milioni, farà raggiungere la cifra di 864 milioni (160 milioni dei quali arriva dai fondi della comunità europea a favore delle aree rurali), che dovrebbe essere, secondo quanto detto da Romani, “la metà dei 1.471 previsti dal piano del governo per la riduzione gap digitale”.
I fondi saranno resi disponibili attraverso “meccanismi finanziari che vi spiegheremo più avanti”. Per quanto riguarda gli altri 800 milioni bloccati a novembre, Romani ha espresso ottimismo sulla possibilità di vederli sbloccare a breve, anche perché ha ricordato che “sono fondi già finalizzati dalla legge n. 69 e già a disposizione”.
In Europa, intanto, è iniziata la corsa alla banda larghissima : secondo uno studio realizzato da Idate, il numero di utenti di servizi FTTH/B (fiber-to-the-home) è aumentato del 19 per cento negli ultimi sei mesi dell’anno scorso raggiungendo quota 3,5 milioni di abbonati. La Russia, da sola, porta un milione di abbonati, segue la Svezia, l’Italia (con Fastweb a far da padrona), Francia, Lituania, Norvegia e Olanda.
Intanto la canadese Shaw Communications ha annunciato una connessione in fibra da 1 Gbps (così come promesso da Google per mezzo milione di utenti statunitensi), anche se l’operatore ancora deve aggiornare la sua rete di connessione.
Anche nel Regno Unito l’offerta arriverà entro l’anno a 100 Mbps , o almeno così ha annunciato Virgin. Ancora più interessante, peraltro, l’ offerta di un altro ISP britannico, Fibrecity, che offre ai suoi utenti (per il momento solo quelli residenti nell’area di Bournemouth) abbonamenti da 25 o 100 Mbps ma con la possibilità di “scatti” da 1 Gbps , opzione molto allettante considerando che permetterebbe di navigare ad una buonissima velocità e usare il turbo all’occorrenza.
Claudio Tamburrino