Da qualche giorno gli uffici italiani di Facebook sono oggetto di ispezione da parte Guardia di Finanza, alle prese con la verifica degli adempimenti fiscali nel Belpaese da parte del sito in blu.
Le operazioni di controllo svolte sui conti di Facebook seguono di qualche giorno l’ ispezione condotta presso le stanze della divisione tricolore di Google. L’ipotesi che guida l’ intervento dei militari del Nucleo di Polizia tributaria delle Fiamme Gialle è che alcune aziende si sottraggano al pagamento delle imposte in misura adeguata alla loro capacità contributiva. Il gruppo Facebook Global Holdings , infatti, possiede la propria sede legale nello stato statunitense del Delaware , noto per la sua fiscalità economica e flessibile.
Secondo la Guardia di Finanzia le modalità operative contabili adottate da società multinazionali come Facebook e Google non sarebbero del tutto corrette poiché la divisione italiana della sede centrale statunitense costituirebbe una “stabile organizzazione” piuttosto che una società a responsabilità limitata (Srl), e la quota di fatturato su cui pagare le imposte nel nostro Paese andrebbe incrementata.
La replica di Menlo Park non si è fatta attendere: l’azienda ha dichiarato che “paga le tasse in Italia come parte della sua attività nel Paese e rispetta molto seriamente i propri obblighi ai sensi della legislazione italiana in materia fiscale”, precisando che “Facebook lavora a stretto contatto con le autorità fiscali di ogni Paese in cui opera per garantire la conformità con la legislazione locale. Facebook ha cooperato pienamente con la Guardia di Finanza nel corso delle indagini e intende continuare a farlo”.
Cristina Sciannamblo