Roma – Quanti italiani dispongono di una connessione a banda larga? Quanti hanno la possibilità di attivarne una? Sono queste le domande alle quali intende cercare una risposta l’associazione Anti Digital Divide (ADD), che cercherà così numeri reali da contrapporre a certi comunicati stampa di fonte governativa o aziendale.
In una nota diffusa ieri, ADD ha ricordato come i dati sulla diffusione della banda larga in Italia possano da sempre essere letti in tanti modi a seconda dei punti di vista. “Secondo l’Osservatorio sulla Banda larga – scrive ADD riferendosi alla commissione a cui partecipa anche il Dipartimento all’Innovazione – che basa la sua ricerca su dati che provengono da Telecom Italia, l’85% della popolazione risulterebbe coperta”.
In un caso del genere, se cioè questi numeri corrispondessero alla realtà, spiega ADD, vi sarebbero comunque 10 milioni di italiani non coperti , la maggiorparte dei quali residenti in quel 70% dei comuni con meno di 10mila abitanti che non sono raggiunti dal broad band.
“Il problema – sostiene ADD – è che la stima dell’85% di coperti è stata da più parti dipinta come non veritiera perchè sovrastimerebbe la reale copertura. Ad esempio la Fondazione Ugo Bordoni , ente che svolge attività di ricerca e di consulenza nei settori delle Tecnologie delle Comunicazioni e dell´Informazione, afferma che ci sarebbero circa 20.000.000 di utenti non raggiunti dalla banda larga”, una stima che ADD condivide.
E così, dopo aver eseguito un censimento dei comuni non coperti , ADD ora si propone di “fornire dati assoluti per capire la reale situazione della diffusione della banda larga nelle varie zone d’Italia”. Agli utenti si chiede di contribuire alla “mappatura” della banda larga, ADSL ed altre tecnologie, dettagliando la disponibilità del broad band nella propria zona: “…questo – spiega ADD – ci permetterà di fotografare la reale situazione della diffusione della banda larga in Italia e di controbattere le cifre diffuse da altri organi che, dal nostro punto di vista non rispecchiano la realtà”.
L’accesso al sistema di mappatura è qui