Dal rapporto mensile appena presentato da Symantec, si ricavano tendenze che potrebbero rivelarsi significative a proposito di spam, malware e phishing anche in Italia.
In base all’edizione di luglio del MessageLabs Intelligence Report , la percentuale di spam sarebbe diminuita a livello globale di un punto, in controtendenza rispetto all’Italia dove si è assistito ad un aumento di due punti percentuali.
Il dato importante che riguarda lo spam sarebbe però un altro. Secondo lo studio Symantec, ciò che potrebbe incidere sulla crescita rilevata nei paesi non anglosassoni sarebbe l’utilizzo da parte degli spammer di servizi di traduzione automatica che favoriscono la nascita di applicazioni multilingua.
Secondo Paul Wood di Symantec, questo dato sarebbe il segnale di come gli spammer ricorrano sempre più a strumenti online per organizzare nuove strategie di attacco, nonché la causa del proliferare di spam effettuato in lingua locale, la cui percentuale in Germania e in Francia si avvicinerebbe al 50 per cento.
Per quanto riguarda il malware, nel mese di luglio la percentuale di nuova creazione sarebbe minima rispetto ai mesi passati, in netta controtendenza rispetto ai dati del mese di giugno.
Una parte del rapporto Symantec è, inoltre, dedicato ad avvenimenti che hanno visto il proliferare di spam. Nel mese analizzato, i due casi principali sarebbero stati la festa del 4 luglio negli Stati Uniti e la morte di Michael Jackson.
Altro dato che potrebbe diventare un segnale di un cambiamento di tendenza è quello che riguarda il phishing, diminuito rispetto al mese scorso. A luglio, infatti, solo una email su 327 conterrebbe phishing , pur restando questa minaccia la principale contenuta nella posta elettronica, assicurandosi il 92 per cento del totale.
Lo studio Symantec analizza anche quali siano i settori dell’industria più bersagliati dalla posta spazzatura. Il più colpito da spam sarebbe quello del marketing e dei media, con una percentuale del 95 per cento del totale.
Federica Ricca