Mario Draghi ha confermato il raggiungimento dei 51 punti obiettivo previsti nell’ottica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ciò significa che anche la questione Italia.it è stata smarcata. La conferma in effetti giunge direttamente dal Ministero del Turismo, ove nei giorni scorsi è stato pubblicato un aggiornamento relativo ai piani del portale.
Aggiornamenti su Italia.it
In particolare il ministero spiega che il sito è stato aggiornato, “un primo passo verso l’attuazione del PNRR” con un intervento di caratura minimale che vuol essere il primo simbolico passo per diventare, entro 24 mesi, “uno strumento efficace a disposizione di viaggiatori, operatori e istituzioni con nuovi contenuti e servizi, per una puntuale pianificazione sui mercati alla luce della nuova versione del mondo post-Covid“. Promesse altisonanti e per certi versi pericolose: tutto quel che è ricaduto fin qui nel perimetro di Italia.it non si è mai rivelato prospero, anzi. Mario Draghi è però stato chiaro nelle sue parole di poco fa nella conferenza stampa di fine anno: la credibilità del Paese può essere un moltiplicatore dei suoi successi e questo afferma con forza la necessità di intraprendere percorsi virtuosi che passano anche per alcuni dei più grandi insuccessi del passato.
Questa release rappresenta il primo passo di un percorso che, senza soluzione di continuità, realizzerà il Tourism Digital Hub con soluzioni e strumenti dedicati agli utenti finali, ai territori, alle imprese e a tutti gli stakeholder del turismo italiano. Nel breve termine verranno rilasciate le prime versioni di nuove prodotti, quali le infografiche settimanali sull’andamento del mercato, una dashboard per la consultazione dei dati turistici e lo schema di linee guida di interoperabilità del Tourism Digital Hub. In un’ottica B2C, nei prossimi mesi verranno integrati in modo massiccio e secondo una logica incrementale (dal più semplice al più complesso) contenuti e strumenti offerti, con un processo di crescita costante. Il sito dall’anno prossimo sarà in 7 lingue.
Il passato non si dimentica, ma nemmeno deve essere una zavorra per un progetto che si continua a considerare centrale per le strategie turistiche del Paese. Si parte dunque da una serie di interventi tecnici mirati, così da perseguire un grado di eccellenza a livello di user experience, per poi focalizzare l’attenzione in modo definitivo sui contenuti:
- Per rendere Italia.it sempre più inclusivo è stata inoltre integrata un’apposita interfaccia che offre agli utenti del sito la possibilità di personalizzare le regolazioni di accessibilità andando così incontro alle necessità di persone affette, ad esempio, da cecità, epilessia, disturbi visivi, disturbi cognitivi o disturbi motori.
- Italia.it è stato sottoposto a test specifici di usabilità su un campione eterogeneo di utenti che hanno valutato positivamente l’esperienza di navigazione, l’utilità e l’usabilità del sito (valutazione complessiva UMUX-lite pari a 83 su 100) e un Custom Effort Score (facilità percepita) pari a 4,7 su 5.
- Dal punto di vista grafico sono state introdotte illustrazioni realizzate ad hoc che riprendono la storica strategia promozionale di Enit basata sull’utilizzo di poster e tavole grafiche.
- Agli aspetti di User Experience e User Interface si affiancano quelli infrastrutturali, con la migrazione in cloud del portale e la conseguente qualificazione dei servizi in termini di affidabilità, sicurezza, scalabilità, reversibilità e protezione dei dati.
La strada di Italia.it riparte con un occhio al passato e un occhio al futuro, ma con i piedi ben saldi su un presente tanto scivoloso quanto denso di opportunità post-Covid da cogliere al loro primo vagito.