Italia, la convergenza non è più un tabù

Italia, la convergenza non è più un tabù

L'Autorità TLC è pronta a dare il via libera alle offerte convergenti fisso-mobile. In pole position Unica, l'offerta Telecom, e Numero fisso, l'alternativa Vodafone. E potrebbero essere solo le prime. Ecco cosa cambia e cosa aspettarsi
L'Autorità TLC è pronta a dare il via libera alle offerte convergenti fisso-mobile. In pole position Unica, l'offerta Telecom, e Numero fisso, l'alternativa Vodafone. E potrebbero essere solo le prime. Ecco cosa cambia e cosa aspettarsi

Roma – Alla fine l’ Autorità TLC ha detto sì: ieri ha diramato uno schema di provvedimento destinato a dare semaforo verde alle offerte che prevedono l’integrazione fisso-mobile , dando vita a un nuovo genere di profilo di utenza e andando peraltro incontro alle richieste di molti consumatori. Ai primi posti della griglia di partenza scaldano i motori Telecom Italia e Vodafone , in corsa per conquistare il mercato della convergenza.

Ma non tutto è ancora deciso, c’è qualche passaggio burocratico da doppiare: lo schema di provvedimento deve ora essere trasmesso al Garante della Concorrenza e del Mercato e alla Commissione Europea. Entrambi dovranno verificare se l’impostazione della convergenza dell’Autorità TLC è in linea con un mercato concorrenziale e con gli interessi dei consumatori. Legittimo temere tempi lunghi per passaggi del genere, ma non questa volta: entro 30 giorni il documento tornerà ai box e l’Autorità TLC avrà con ogni probabilità il via libera definitivo.

In gioco non ci sono bruscolini ma tutto un nuovo mercato. Come noto, le due società telefoniche hanno approntato da tempo le proprie soluzioni in questa direzione: quella dell’incumbent si chiama Unica , mentre quella di Vodafone prende il nome di Numero Fisso . Due offerte che sono state attivate solo a livello sperimentale, sia da Telecom che da Vodafone , ma commercialmente rimaste nel cassetto, per problemi di concorrenzialità che sono sfociati anche in una maretta tra i due competitor.

La notizia dell’accelerazione voluta dall’Autorità giunge a ridosso di una sentenza con cui l’Antitrust ha giudicato ingannevoli gli spot voluti da Vodafone proprio per questa offerta. Una campagna giudicata non veritiera perché precorreva i tempi: la commercializzazione dell’offerta non era ancora consentita, non si può pretendere di stappare lo champagne prima che sventoli la bandiera a scacchi.

Ma dall’Autorità TLC ieri è anche arrivato un chiarimento utile per i consumatori. L’offerta Vodafone era infatti partita in velocità, dovendo poi rallentare dinanzi a tornanti e salite che l’hanno costretta a fermarsi, poi era stata fatta ripartire ma solo in versione sperimentale ed infine congelata fino a ieri, appunto, quando l’Autorità TLC l’ha rimessa in moto. Perché tutto questo? Agcom risponde: perché ci sono aspetti dell’ evoluzione tecnologica che andavano presi in considerazione.

In particolare le due offerte Vodafone/Telecom rappresentano, sul piano tecnologico, due diverse declinazioni del concetto di convergenza fisso-mobile, accomunate però dal risultato che permettono di raggiungere: entrambe si prefiggono l’obiettivo di consentire all’utente di utilizzare un solo apparecchio telefonico, dentro e fuori casa , ma mentre Unica di Telecom Italia si fonda sulla tecnologia UMA (che permette una commutazione pressoché impercettibile di una conversazione telefonica da rete WiFi a rete mobile e viceversa), Vodafone Numero Fisso abbina il numero di utenza fissa all’utenza mobile (un trasferimento di chiamata più diretto e che non comporta sorprese tariffarie per chi chiama l’utente).

Quando partiranno? Come detto, i tempi dei vari passaggi burocratici non dovrebbero essere troppo lunghi, e un via libera potrebbe concretizzarsi prima delle ferie estive . Ma non è detto che sia proprio quello il momento in cui converrà alle compagnie lanciare le proprie offerte, c’è chi pensa che se ne riparlerà in autunno. Per ora bisogna accontentarsi: la convergenza fisso-mobile non è più un tabù.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
7 giu 2007
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