L’Italia e la sua economia sono sempre più destinate ad essere influenzate e legate a doppio filo alle connessioni mobile e ai servizi che orbitano intorno ad esse.
Secondo l’Osservatorio Mobile Economy del Politecnico di Milano, che ha presentato lo studio in occasione del Convegno “Mobile Economy”, il ruolo del mobile è determinante non solo nel presente ma anche e soprattutto nel prossimo futuro: per questo istituzoni ed imprese non possono fare a meno di tenerne conto.
Nel dettaglio , al netto della contrazione dei servizi tradizionali di telefonia mobile, pari al -16 per cento, infatti, la Mobile Economy cresce del 23 per cento e tocca i 25,7 miliardi di euro: una cifra che si fa sentire anche sul termometro dell’economia nazionale, arrivando a valere l’1,65 per cento del PIL.
A trainare il settore è soprattutto il Mobile Commerce (+55 per cento), insieme agli investimenti dedicati allo sviluppo delle reti 3G e 4G (+39 per cento): accanto a questi sono cresciuti gli investimenti di imprese e Pubblica Amministrazione in soluzioni mobile a supporto dei processi aziendali (+24 per cento) e quelli orientati al marketing ed alla comunicazione su smartphone e tablet (+41).
Positiva è anche e soprattutto la prospettiva futura: secondo quanto emerge dalla ricerca questo mercato è destinato a superare i 37 miliardi nel 2017, pari al 2,3 per cento del PIL.
Secondo quanto riferisce Marta Valsecchi, responsabile della ricerca, si prevede “che la Mobile Economy cresca con un tasso medio annuo pari al 14 per cento fino al 2017, grazie soprattutto allo sviluppo di alcuni trend molto attesi”, tra cui in particolare il mobile payment di cui – in attesa dell’imposizione di una soluzione che abbia la forza di diffondersi imponendo uno standard di fatto – si preannuncia l’esplosione nei prossimi 3 anni e il sempre maggior utilizzo dei pagamenti effettuati tramite i propri device mobile (NFC ecc.).
Altri settori importanti per gli sviluppi futuri saranno il mobile commerce, per cui le attese parlano di triplicazione del valore e di sempre maggiore peso all’interno dell’ecommerce, e gli investimenti nello sviluppo di app e soluzioni mobile, per cui si parla di una crescita del 114 per cento in 3 anni.
Nell’ottica di applicazioni ad ampio raggio, all’interno delle smart city e dei progetti di eHealth, poi, il rapporto punta sullo sviluppo del mercato dell’ Internet of Things che, pur rappresentando al momento una nicchia, sembra destinato a crescere del 70 per cento.
Claudio Tamburrino