Il progetto di catasto delle reti pubbliche e private è entrato a far parte del Decreto Destinazionae Italia: ha come obiettivo quello di creare un database delle reti di accesso, con lo scopo di migliorare la destinazione dei finanziamenti in infrastrutture e colmare così il digital divide .
L’approvazione del provvedimento da parte della Camera dei deputati è stata possibile grazie all’ accordo raggiunto da Pd, Scelta Civica e Movimento 5stelle . L’intesa è nata da uno scambio di tweet : prima il cinguettio con cui Mirella Liuzzi del M5S presentava un emendamento sul tema ha attirato l’attenzione di Stefano Quintarelli di Scelta Civica, poi quella di Paolo Coppala del PD.
Sempre sul tecnofringuello i deputati si sono messi d’accordo sui punti in comune sulle rispettive visioni, e poi sono riusciti insieme a far approvare il comma 5-bis attraverso cui si chiede all’Agcom una mappatura di tutte le reti, private e pubbliche che hanno come fine l’accesso ad Internet .
Emendamento sulla mappatura delle reti (in collaborazione con Pd è SC) accolto! pic.twitter.com/AfrDCuQfy6
– Mirella Liuzzi (@mirellaliuzzi) February 7, 2014
L’Agcom avrà tempo un anno per predisporre la banca dati e per farlo potrà richiedere periodicamente un aggiornamento agli operatori autorizzati, che dovranno dettagliare non solo il numero e la disposizione delle reti, ma anche le tecnologie adottate ed il loro grado di utilizzo. Inoltre tutte le informazioni dovranno essere rese disponibili in formato dati di tipo aperto .
Claudio Tamburrino