Dal 18 maggio, nuove regole per il processo telematico: con il decreto n. 44 del ministero della Giustizia pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 89 del 18 aprile) vengono definite le “regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Entreranno presto in vigore le disposizioni attese dal 2009 e preannunciate dal decreto legge n. 193 che prevedeva un pacchetto di misure urgenti per la funzionalità del sistema giudiziario.
La parte centrale della normativa delinea le procedure di accesso e di scambio della documentazione giuridica online: in pratica nelle procedure per gli atti necessari allo svolgimento del procedimento giuridico si prevede l’ impiego di strumenti di e-government e tecnologici come la firma digitale , la conservazione digitale degli atti (in un apposito “fascicolo telematico” che esonera dall’obbligo di formazione del fascicolo d’ufficio su supporto cartaceo) e la comunicazione per via telematica agli indirizzi di posta elettronica certificata , anche se si prevede ancora che sia considerata perfezionata nel momento in cui viene prodotta una ricevuta di avvenuta consegna.
Previsti, inoltre, la possibilità di effettuare in via digitale i pagamenti dei contributi e delle spese richieste , nonché il ruolo di supporto in qualità di punti di accesso telematici svolto dai consigli degli ordini professionali, dal Consiglio Nazionale Forense, dal Notariato, dalle Regioni e dalle Camere di commercio per le imprese iscritte nel registro.
Nella normativa trovano spazio anche tutte quelle questioni tecniche relative all’interazione con i filtri antispam, gli avvisi di saturazione della casella e i controlli antivirus, nonché i formati accettati (XML).
“Si tratta – dice il ministro Alfano – di una vera rivoluzione del sistema”: sottolinea in particolare che esordiscono per la prima volta anche nel processo penale le regole tecniche del processo informatico “consentendo l’abbandono dei fascicoli cartacei e la possibilità di effettuare notifiche per via telematica anche in questo delicato campo processuale”.
Claudio Tamburrino