Il Rapporto “Knowing your customer” redatto da Global Web Index (GWI) per fotografare i social media in Italia ha monitorato 100mila persone di circa 27 paesi, in cinque periodi di studio compresi tra luglio 2009 e luglio 2011: lo scopo era quello di fotografare le abitudini dei netizen sui social media, in modo da indirizzare i comportamenti delle aziende nel marketing online.
Lo studio parla di un trend che vede Internet organizzarsi in sotto-insiemi sociali fortemente localizzati: “Internet si sta evolvendo in una rete di internet localizzati a livello di Paesi, ognuno con le sue norme e i suoi comportamenti”.
In particolare per quanto riguarda l’Italia sembra sempre maggiore l’utilizzo dei social media e l’ affidamento alle attività in tempo reale (status update, check-in, caricamento delle foto da dove vengono scattate ecc.).
I netizen italiani, poi, sembrano tra i più attivi sui social network rispetto a quelli di altri cinque paesi europei: l’Italia, al pari del Regno Unito, ha un tasso di penetrazione del 48 per cento, solo la Spagna fa meglio con il 51 per cento, mentre Francia e Germania si fermano rispettivamente al 40 e al 36 per cento di penetrazione.
Tra i social network domina in Italia Facebook: il 93 per cento degli utenti ha un profilo in blu , mentre una piattaforma dedicata al lavoro come LinkedIn (13 per cento), figura al terzo posto, addirittura ancora dietro MySpace, che è in calo ma che vanta ancora un 15 per cento di utenti con un profilo.
L’Italia è invece prima in assoluto tra i cinque paesi per quanto riguarda le attività di micro-blogging e per la condivisione di video online , mentre resta distanziata per quanto riguarda l’impiego di strumenti e-commerce.
La popolazione dei netizen italiana non sorprende: sono in lievissima maggioranza i maschi (che rappresentano il 56 per cento) e il gruppo di riferimento è quello di età inferiore ai 35 anni (64 per cento); sono invece equamente divisi tra Nord (26 per cento Nord-Ovest, 18 Nord-Est) e Sud (36 per cento).
Claudio Tamburrino