Da alcuni giorni sono in corso accese discussioni tra maggioranza e opposizione su un’eventuale accordo con SpaceX per la fornitura di servizi di connettività satellitare sicura. Durante un question time alla Camera, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato che l’Italia potrebbe essere obbligata ad usare Starlink.
SpaceX offre il servizio migliore
In risposta all’interrogazione di Nicola Fratoianni (AVS), il Ministro ha innanzitutto ricordato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha smentito l’esistenza di contratti firmati o la conclusione di accordi tra il governo e SpaceX.
Il Ministro ha successivamente evidenziato che viene attualmente utilizzato il sistema Sicral con satelliti in orbita geostazionaria per le comunicazioni delle forze armate. Considerata la distanza dalla Terra, la copertura e le prestazioni sono limitate. La Difesa è quindi obbligata ad utilizzare satelliti in orbita bassa.
Il servizio di connettività satellitare sicura verrà offerto a livello europeo da IRIS 2 con circa 290 satelliti. Il suo completamento è previsto oltre il 2030 e ha un costo superiore a 10 miliardi di euro. È necessario quindi valutare soluzioni più immediate ed economiche in attesa dell’attivazione di IRIS 2.
Il servizio Starlink di SpaceX è già attivo e conta oltre 6.700 satelliti in orbita bassa. Il costo sarebbe inoltre più basso (circa 1,5 miliardi di euro per cinque anni). In ogni caso, la Difesa attiverà un tavolo tecnico per approfondire la sussistenza dei requisiti specifici necessari a soddisfare le esigenze peculiari dello strumento militare.